Roma, Centrodestra in piazza. Sfida dei leader: “Qui il futuro governo”
Al via a piazza del Popolo la manifestazione del centrodestra ‘Insieme per l’Italia del lavoro’. Dal palco, senza simboli di partito ha iniziato a parlare la giornalista Maria Giovanna Maglie. Sono migliaia le sedie assiepate, tanta gente in piazza del Popolo, ma non c’è il pienone. Alcuni settori del quadrante in cui è stata divisa la piazza presentano spazi vuoti, al di là del distanziamento previsto. Primo a intervenire il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, poi la leader di Fdi Giorgia Meloni e quindi la chiusura con il leader della Lega Matteo Salvini.
Per Salvini si tratta di una piazza che è “un segnale di speranza“: “Qui c’è la squadra del governo del futuro“, ha detto al suo arrivo. Poi rispondendo a una domanda sul Mes ha aggiunto: “Sapremo di convincere gli altri della bontà delle nostre idee”. Abbracci con Maurizio Gasparri di Fi e con Roberto Calderoli, suo storico amico della Lega. Dal palco saluti a molti colleghi e ai partecipanti.
Nella piazza simbolo del centrodestra e del sovranismo nazionale migliaia di sedie sono state posizionate ai piedi del palco privo di simboli di partito, ma con la scritta ‘insieme per l’Italia del lavoro’. C’è anche un tricolore arrotolato. Da Renato Zero a Fausto Leali passando per Fabrizio De André, questa la colonna sonora che risuona nella piazza. Sul lato destro del palco tre gazebo dei tre partiti in piazza, lega, FdI e Fi. Tra le persone vicine ai banchetti tanti militanti che si salutano, senza assembramenti. Alcuni sono senza mascherine.
TAJANI – “Noi siamo uniti e sappiamo fare sintesi, vogliamo vincere per dare una spallata a questo governo. Siamo alternativi a loro perché ci battiamo sempre per la libertà”. Così dal palco il numero due di Forza Italia, Antonio Tajani, che poi tocca il tema del lavoro – “Abbiamo forze di polizia che guadagnano poco più del reddito di cittadinanza. Senza lavoro non c’è né dignità né libertà che non si realizzano come il reddito di cittadinanza” – e quello del leader azzurro, con un parallelo: “Quella contro Silvio Berlusconi – dice – è una ignobile sentenza decisa con ordini impartiti dall’alto. E con Salvini vogliono fare come con la sentenza Berlusconi”. “Libertà degli italiani, libertà del nostro Paese”, la conclusione dell’intervento, con Tajani che incita i partecipanti a gridare ‘Libertà, Libertà!’. Un coro lo segue agitando le bandiere italiane.
MELONI – “Non permetteremo che le mascherine diventino un bavaglio. Noi non abbiamo paura!”, grida dal palco la leader di Fdi Giorgia Meloni, che subito attacca: “Hanno provato a comprarci ma non siamo in vendita e non ci siederemo per attingere alla mangiatoia”. E ancora: “Con i nomi dei decreti ci si gioca al Trivial Pursuit ma se andate a guardare dentro non hanno nulla…dl rilancio ma quale rilancio!”.
“Abbiamo chiesto a Conte un incontro e un documento, ma mi è arrivata una tavola sinottica, non vado a prendere il tè con i pasticcini temo che quel documento non esista”, ha continuato Meloni, aggiungendo: “Il governo ha pensato che il covid fosse un modo per rafforzare il potere”.
“Alle regionali – spiega – siamo in campo per vincere, ma noi vogliamo votare anche per le elezioni politiche, sappiamo che l’Italia ha un bisogno disperato di liberarsi di questo governo”.
“Noi vinceremo le elezioni Regionali ma non ci basta e se questi signori rimarranno attaccati alla poltrona, quando scenderemo in piazza a ottobre, saremo due milioni. Non saremo più una piazza contingentata. Tenetevi pronti. Toccherà a noi dare all’Italia un governo solido. Libereremo l’Italia dalla zavorra di questi incapaci”, aggiunge.
La leader FdI passa poi al tema migranti: “L’unica attività che si rimette in moto con il Dl rilancio economico è quella degli scafisti. Ma non con noi, con noi si rispettano i confini e si fa il blocco navale. Se i cittadini vogliono fermare l’invasione, l’invasione si deve fermare, anche contro quella magistratura che non fa il bene della democrazia”, dice.
E per quanto riguarda la legge sull’omofobia allo studio, per Meloni si tratta di “una deriva liberticida che non risparmia nessuno. Metteranno in galera chi è contro l’utero in affitto. Questa furia iconoclasta che non risparmia nessuno, tutti razzisti… ma l’unico razzismo è l’ignoranza che alberga nelle loro menti”. Grande ovazione per la leader al termine del suo intervento. Applausi e bandiere al vento che hanno colorato piazza del Popolo.
SALVINI – “Auguri per il 4 luglio, la festa dell’indipendenza, ‘All lives matter’. Tutte le vite contano, bianchi e neri e se a Palazzo Chigi c’è qualcuno che preferisce i regimi in questa piazza scegliamo la libertà. Sull’infame regime comunista cinese solo silenzio…”. Così il leader del Carroccio Matteo Salvini, inizia il suo discorso dal palco.
“Non voglio nuovi schiavi, basta con i no della Cgil – continua Salvini – e faccio gli auguri al nuovo segretario della Uil che si insedia oggi. L’Italia costruiamola sui sì e non sui no. Faremo un paese pieno di gru”, assicura. “‘Nella scuola – continua il leghista – mancano libertà e mezzi’ come diceva don Sturzo, ma in Italia manca anche un ministro dell’Istruzione. L’Italia non ha un ministro della Scuola, la Azzolina non è in grado di fare il ministro. Dateci una mano a liberare la scuola italiana dalla Azzolina”.
Salvini rivolge poi un “saluto a Berlusconi che in maniera infame è stato umiliato ed eliminato da dove gli italiani lo avevano messo. Io in tribunale a Catania il 3 ottobre ci andrò a testa alta”, ha spiegato, parlando del caso del leader azzurro e del suo processo per il caso Gregoretti. Il leghista ha poi chiesto “la riforma della giustizia, urgente da fare nel paese”.
E dal palco arriva quindi un nuovo attacco alla giunta 5S che guida la Capitale e alla Regione Lazio, guidata dal Pd di Zingaretti: “Liberiamo Roma, restituiamo un sindaco a Roma e un presidente di regione” all’altezza. “La Capitale non può essere ricordata per i rom, per i topi, per gli autobus bruciati, e le buche per strada”.
“Ognuna di queste bandiere al vento deve essere un bambino che torna a nascere sorridere e sperare, un Paese che non fa figli non ha futuro”, continua Salvini, che pone l’accento sul tema della denatalità italiana. Nelle sedie predisposte per i manifestanti, gli organizzatori hanno fatto trovare bandiere tricolori che sono state sventolate dagli aderenti alla kermesse del centrodestra.
“Ci hanno dato dei matti, dicendo che andavamo in piazza il 4 luglio, penso che riproveranno a dividerci, chiuderci in casa, trasformarci in numeri”, conclude l’intervento Salvini, aggiungendo: “Ma noi siamo una grande comunità che per rispetto dei 30mila morti deve ricostruire meglio di prima. Viva l’Italia, viva la Lega, viva la libertà”.