Roma, presentazione del libro RelicFilms di Angelo Gigli
Da Giovanni Paolo II alla famiglia Savoia, da Maurizio Costanzo a Didi Leoni, da Anna Falchi a Giulio Andreotti, da Flavia Vento a Egon von Furstenberg, da Madonna Ciccone a Milva, da Claudia Pandolfi a Pupi Avanti e così via per una settantina di soggetti diversi che spaziano dal mondo dello spettacolo a quello della politica, da quello della nobiltà a quello del cinema e della moda. In questo libro il fotografo Angelo Gigli riscopre, e ci fa riscoprire, il valore del tempo che passa e trasforma il materiale che costituisce la pellicola.
Il tutto ha un sapore diverso dagli altri libri fotografici fin d’ora pubblicati, che mettevano insieme una serie di scatti. Ciò che hanno in comune queste fotografie è il loro processo di invecchiamento e deterioramento, accelerato accidentalmente da un allagamento del magazzino dove le pellicole erano temporaneamente archiviate. Tutto il lavoro di anni, prima dell’avvento del digitale di cui il fotografo stesso è stato pioniere, sembrava perso e distrutto.
Lo sconforto iniziale però lascia presto il posto ad un’altra sensazione: quelle pellicole cominciano a brillare sotto una nuova luce, portando l’autore a cambiare prospettiva, a riflettere sull’importanza e il valore della materia, del tangibile e del tempo che passa, del rapporto fisico e sensoriale con il gesto di scattare la foto ed interagire con oggetti meccanici pieni di molle, ruote dentate, rumori e vibrazioni che fanno inevitabilmente parte del gesto creativo nel suo insieme, il tutto contrapposto alla fredda e sterile galassia digitale.
“Dopo l’incidente e dopo aver razionalizzato l’accaduto – afferma Angelo Gigli – un giorno appoggio le pellicole sul tavolo in una sequenza causale, lentamente, e senza fermarmi mi avvicino al lentino, spostandolo nervosamente in lungo e in largo sul piano luminoso. Succede qualcosa… mi tornano alla mente le goccioline d’acqua, la loro unicità, la loro fugacità la loro bellezza. Ho preso coscienza del fatto che il mio materiale non si è danneggiato, ma trasformato. Da qui è nato Relicfilms”
Duecento pagine di emozioni, sensazioni, consapevolezze, trasformazioni culturali. Tutti concetti che si definiscono attraverso l’alternarsi delle immagini fotografiche, le protagoniste del racconto, e alcuni brevi pensieri dell’autore.
Angelo Gigli nasce e vive a Roma. Dopo la maturità scientifica, frequenta la facoltà di Scienze biologiche presso l’Università La Sapienza per poi decidere di dedicarsi esclusivamente alla fotografia, la sua unica vera grande passione. Lavora come fotoreporter per quasi tutte le testate nazionali e moltissime internazionali, arrivando col tempo ad occuparsi quasi esclusivamente della fotografia di moda e del ritratto di celebrities dello show business italiano e internazionale, sia per l’editoria che per la pubblicità. È stato uno dei pionieri della fotografia digitale in Italia e come tale è stato scelto dalla Kodak in qualità di testimonial. Ha scattato nelle più belle location del mondo con star di livello internazionale: calendari, copertine e servizi fotografici per Maxim, Max, Playboy, GQ, Interviù, Harper’s Bazaar, Sette, Style, Espresso, Panorama, solo per citarne alcuni. Ha realizzato campagne pubblicitarie per note aziende come Lepel, Febal, Loriblù, Seduzioni, Astra, Boccadamo, Affidato, Lambretta, Sansui, Amstrad, Antico Toscano, Cosmech e molti altri.