Roma, turista spagnola rapinata a Termini: giudizio immediato per l’aggressore

(Adnkronos) – E' stata accolta la richiesta di giudizio immediato, avanzata dalla procura di Roma, per il ventottenne ivoriano arrestato con l’accusa di aver rapinato il 23 aprile scorso una turista spagnola davanti a una struttura ricettiva di via Magenta nella zona della stazione Termini. Il giovane, senza fissa dimora e con precedenti per droga, dovrà comparire davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale il prossimo 20 giugno.  Secondo quanto ricostruito dagli investigatori e riportato dal pm Francesco Minisci nel capo di imputazione per rapina aggravata, la vittima era stata avvicinata dal giovane che dopo averla spinta oltre il portone d'ingresso e averla afferrata per un braccio e bloccata con violenza le aveva portato via 30 euro e il cellulare. Grazie all'analisi delle immagini di alcune telecamere presenti in zona i poliziotti erano riusciti ad acquisire elementi utili alle indagini: gli abiti che indossava e gli spostamenti effettuati prima e dopo l'aggressione.  Da qui gli agenti sono arrivati dopo una serie di accertamenti a individuare l'aggressore, trovando ancora nella sua stanza, nel B&B dove alloggiava, i vestiti indossati per la rapina: un cappello da baseball nero, jeans strappati, e scarpe verdi.  Nel convalidare il fermo il gip Maria Gaspari aveva evidenziato oltre “ai gravi indizi di colpevolezza" anche il "fondato il pericolo di fuga essendo l'indagato in Italia senza fissa dimora e senza una stabile attività lavorativa e inoltre subito dopo il fatto si è reso irreperibile". E alla luce del "concreto pericolo" che possa tornare a commettere reati simili "considerata la gravità e le modalità del fatto commesso all'alba nei confronti di una ragazza sola che faceva rientro nel suo alloggio, sintomatici di una personalità del tutto priva di scrupoli" il giudice aveva disposto la misura cautelare in carcere.  “Mancano tutti i presupposti tali da giustificare un giudizio immediato, a cominciare dal riconoscimento del mio assistito da parte della vittima, che non c’è stato”, sostiene all’Adnkronos l’avvocato Emanuele Fierimonte, difensore dell’ivoriano, “ora attendiamo l’inizio del processo”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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