CRONACA CULTURA

Rometta, così i premi della rassegna teatrale “Saro Costantino”

Agosto 30, 2021Agosto 30, 2021 Vetrinatv 0 commenti

Vittoria assegnata al Teatro Stabile Nisseno con “La giara – il musical” per la rassegna teatrale dedicata a Saro Costantino a Rometta, dove la passione per il teatro e la cura dei dettagli anche della scenografia e dei costumi sono stati messi in evidenza dalla giuria. “Nel corso della serata conclusiva, ieri sera – scrive il sindaco Nicola Merlino in una nota facebook – insieme alla bellissima “Eneide” della “Compagnia dei folli”, si è svolta la cerimonia di consegna della spada di Erimata ai saraceni che hanno vinto il palio e, dulcis in fundo, sono stati assegnati i premi della rassegna teatrale “Saro Costantino”. La giuria, presieduta da Nicola Cannata, presidente dell’associazione teatrale che porta il nome del compianto Saro, ha assegnato la vittoria al Teatro Stabile Nisseno con: “La giara – il musical”.

Inoltre ha premiato:- miglior attore protagonista: Giovanni Speciale nel ruolo Zi Dima – spettacolo “La Giara – il Musical”;
-miglior attrice protagonista: Rosaria Ventura nel ruolo della moglie – spettacolo “Casa campagna”;
-miglior attore non protagonista: Raimondo Coniglio nel ruolo “Mpari Pè” – spettacolo “La giara”;
-miglior attrice non protagonista: Maria Laura Nastasi nel ruolo di Marita la cubana – spettacolo “Separati ma non troppo”;
-migliore scenografia: associazione le nuove immagini con lo spettacolo “Fatti, fatturi e fattazzi”;
-migliori costumi: gruppo teatrale “Figghi di stu mari” con lo spettacolo “Cavalleria – parodia musicale”;
-migliore regia: spettacolo “Separati ma non troppo” dell’associazione Teatro Arte e Cultura Salvatore Cattafi”.

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LA VETRINA DEL CUORE

di Francesco Pinizzotto

Lo tsunami internet che soprattutto nell’ultimo decennio ha sconvolto l’economia, i rapporti personali, la visione della realtà in tempi e luoghi rapidi e mutevoli come non mai, impone anche un’informazione accurata. E in vetrina vanno le notizie che effettivamente meritano attenzione. Perché se è vero che oggi tutto fa brodo, il termometro di valutazione delle news è “scoppiato” dalle pressioni del progresso tecnologico, ovvero delle repentine visualizzazioni e “mi piace” senza tener conto della qualità di ciò che fa notizia. Cioè della profonda verità (che va sempre accertata), dei meccanismi del clamore che inducono a “lapidare” o assolvere, Cosicchè il profilo umano, le conseguenti ripercussioni della divulgazione della notizia sulle vite dei protagonisti, finiscono nelle riflessioni di un giornalismo d’altri tempi. Un triste suicidio fino a qualche decennio addietro si “trattava” con la notizia da dieci righe nell’elenco delle news brevi, con appena le iniziali del povero sventurato. Sui social come sulla stampa, ancor oggi queste notizie di cronaca nera fanno apertura con grande risalto, foto e dettagli di ipotesi da rabbrividire, come se tutto avesse un senso logico. La disperazione e l’incoscienza non tratteggiano la cronaca triste del dramma umano, ma il post come la “news” deve solo soddisfare l’esigenza di massima curiosità dell’utente.

Ma la vetrina ricorda anche il sapore antico di valori d’altri tempi. Quelli delle vetrine che nei salotti delle famiglie custodivano gli oggetti di valore, financo quelli sudati a prezzi di tanti sacrifici, esposti con orgoglio per sottolineare le occasioni di ritrovo memorabili.

La vetrina vuole mettere le cose al proprio posto. Le cose belle al primo posto, senza tralasciare il confronto e la proposizione costruttiva del giornalismo che promuove un nuovo umanesimo fatto di moderne tecnologie ma ancorato ai valori che portano lontano, che non muoiono dopo l’esaurimento del conteggio dei “mi piace” e al sensazionalismo della prima ora.

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