Rometta, il sindaco Nino Cirino ha nominato la giunta: Pippo Saija suo vice

Giugno 21, 2024Giugno 21, 2024 Vetrinatv 0 commenti

Lombardo, Rizzo, Cirino, Bottaro e Saija insieme alla segretaria comunale Francesca L’Abbate

Il nuovo sindaco di Rometta Nino Cirino ha nominato la giunta e il vice sindaco nella persona di Pippo Saija. L’amministrazione romettese, dopo il decennio col timone dell’avvocato Nicola Merlino, nel primo giorno d’estate è pronta a salpare. Anche se sono tante le conferme, come quella di Roberto Bottaro che ha ricevuto le deleghe a Sport, spettacolo, grandi eventi, turismo, patrimonio, commercio, tutela dei consumatori, politiche del lavoro e dell’occupazione; Maria Grazia Drago si occuperà di Cultura della legalità, contenzioso, ambiente e politiche energetiche, politiche giovanili e familiari, tempo libero, cultura e biblioteca, pari opportunità, infanzia e terza età, eventi e manifestazioni per l’infanzia, toponomastica cittadina. Rocco Lombardo è stato delegato da Cirino a Personale, polizia municipale, tributi, programmazione e bilancio, politiche per l’integrazione tecnologica dei servizi e degli uffici, trasparenza e-government. Il presidente del consiglio comunale uscente Francesco Rizzo diventa componente la giunta per occuparsi in prima persona di Attività produttive, artigianato ed agricoltura, autoparco e sicurezza sui luoghi di lavoro, finanziamenti europei – PNRR, rapporti con le associazioni e con il volontariato, recupero e valorizzazione delle tradizioni romettesi, valorizzazione del patrimonio naturalistico e politiche dei boschi. L’assessore e vice sindaco Giuseppe Saija, uscente annunciato nel ticket con Cirino da “Vivi Rometta” ad inizio campagna elettorale, ha ricevuto la delega ai Servizi sociali, urbanistica, lavori pubblici, pubblica illuminazione, protezione civile, cimiteri, viabilità, rapporti con l’ATI (Sistema Idrico Integrato), rapporti con il Consiglio Comunale. “Metteremo ancora il cuore nel nostro impegno insieme alla nostra voglia di lavorare sul territorio – afferma Cirino – penso di aver messo insieme varie competenze e affronteremo i problemi in sinergia cercando di stare sempre più vicino possibile alla gente che ci ha premiato dandoci fiducia”

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LA VETRINA DEL CUORE

di Francesco Pinizzotto

Lo tsunami internet che soprattutto nell’ultimo decennio ha sconvolto l’economia, i rapporti personali, la visione della realtà in tempi e luoghi rapidi e mutevoli come non mai, impone anche un’informazione accurata. E in vetrina vanno le notizie che effettivamente meritano attenzione. Perché se è vero che oggi tutto fa brodo, il termometro di valutazione delle news è “scoppiato” dalle pressioni del progresso tecnologico, ovvero delle repentine visualizzazioni e “mi piace” senza tener conto della qualità di ciò che fa notizia. Cioè della profonda verità (che va sempre accertata), dei meccanismi del clamore che inducono a “lapidare” o assolvere, Cosicchè il profilo umano, le conseguenti ripercussioni della divulgazione della notizia sulle vite dei protagonisti, finiscono nelle riflessioni di un giornalismo d’altri tempi. Un triste suicidio fino a qualche decennio addietro si “trattava” con la notizia da dieci righe nell’elenco delle news brevi, con appena le iniziali del povero sventurato. Sui social come sulla stampa, ancor oggi queste notizie di cronaca nera fanno apertura con grande risalto, foto e dettagli di ipotesi da rabbrividire, come se tutto avesse un senso logico. La disperazione e l’incoscienza non tratteggiano la cronaca triste del dramma umano, ma il post come la “news” deve solo soddisfare l’esigenza di massima curiosità dell’utente.

Ma la vetrina ricorda anche il sapore antico di valori d’altri tempi. Quelli delle vetrine che nei salotti delle famiglie custodivano gli oggetti di valore, financo quelli sudati a prezzi di tanti sacrifici, esposti con orgoglio per sottolineare le occasioni di ritrovo memorabili.

La vetrina vuole mettere le cose al proprio posto. Le cose belle al primo posto, senza tralasciare il confronto e la proposizione costruttiva del giornalismo che promuove un nuovo umanesimo fatto di moderne tecnologie ma ancorato ai valori che portano lontano, che non muoiono dopo l’esaurimento del conteggio dei “mi piace” e al sensazionalismo della prima ora.

La vetrina è anche la risultante dei migliori oggetti da ammirare. Dei fatti su cui dibattere per andare oltre i flash dei social. Quel qualcosa in più che deve sostenere la crescita delle nuove generazioni.

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