Rometta, inaugurata l’aula della memoria. Don Ciotti:“Cultura e mafia sono incompatibili”

“Cultura e mafia sono incompatibili”. Don Ciotti lo ha sottolineato nel suo lungo e accorato discorso in occasione dell’inaugurazione, oggi pomeriggio, dell’aula della memoria con l’intitolazione degli uffici decentrati di Rometta Marea a Rita Atria e dell’aula consiliare “La mafia uccide, il silenzio pure” alla presenza del presidente di “Libera”. Giorno speciale per Rometta anche con l’annullo filatelico: “la mafia uccide il silenzio pure”. A causa delle limitazioni Covid l’ingresso è riservato ai possessori di invito e l’evento è stato seguito in diretta streaming su www.comune.rometta.me.it. Moderati dal giornalista Emilio Pintaldi gli interventi del sindaco Nicola Merlino, della referente legalità della scuola secondaria di Pace del Mela Provvidenza Munafò, della dirigente dell’Istituto comprensivo di Saponara Emilia Arena, e del rappresentante dei familiari vittime di mafia Pasquale Campagna. A conclusione l’intervento di Don Luigi Ciotti, che parte da lontano con un’analisi a tutto tondo dei fenomeni attuali: “Tutto veloce, tutto cambia rapidamente, la tecnologia prevale e spesso viene meno la coscienza critica – ha detto Don Ciotti – ma bisogna essere consapevoli che la vita non è una corsa contro il tempo, ma il tempo è il tessuto stesso della vita. Sui social tutto viene semplificato. Bisogna invece recuperare le relazioni, con responsabilità, perché la responsabilità è cultura”.

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