Rometta, “mobilitazione” per Gabriele Iarrera: l’appello di Maria Grazia Cucinotta
Rometta e tutto il comprensorio tirrenico con tante iniziative, ma la “mobilitazione” per Gabriele Iarrera continua: di oggi anche l’appello dell’attrice Maria Grazia Cucinotta per favorire il trasferimento di Gabriele in un centro di alta specializzazione per consentirgli le cure migliori. Solo un paio di giorni fa il post del papà Franco a nome della famiglia che spiega la situazione e che dopo Pasqua Gabriele dovrà essere trasferito: “A nome mio, di mia moglie Enza e di nostra figlia Ylenia, sentiamo il bisogno di dover ringraziare quanti di voi ci stanno supportando, in questo lungo e dolorosissimo calvario che dura da quasi un anno, per il gravissimo incidente stradale occorso al nostro Gabriele, mostrandoci lodevole affetto e sostegno, arrivando pure ad organizzare delle iniziative per la raccolta di fondi, a supporto delle spese che, nostro malgrado, ci troviamo costretti ad affrontare, per garantire – altrove – quelle cure altamente specializzate che necessitano a Gabriele. Riteniamo, pertanto, doveroso precisare che Gabriele, a tutt’oggi, si trova ricoverato, a Messina,in attesa di essere trasferito presso un centro di alta specializzazione per le cure ed i trattamenti neuro-riabilitativi. Ad oggi, abbiamo ricevuto parere favorevole al ricovero di Gabriele da parte di un centro clinico di eccellenza di Innsbruck, ove è già stato programmato, per aprile, il suo trasferimento. Stiamo, al contempo, attendendo risposta da un’altra struttura clinica del nord Italia, parimenti interpellata che, a giorni, ci dovrebbe fornire riscontro sulla possibilità di un suo ricovero a breve termine; in caso negativo, Gabriele sarà inevitabilmente trasferito presso il centro clinico austriaco. Ringraziamo vivamente, ancora una volta, tutti coloro che si stanno prodigando, a vario titolo e con ogni iniziativa, per sostenere Gabriele in questa sua nuova “avventura”. Franco, Enza ed Ylenia Iarrera”. Ecco l’appello di Maria Grazia Cucinotta con la mamma Enza: