Rometta, stasera il gran finale del “Palio di “Erimata”

Rometta stasera affonda l’atmosfera nella storia col gran finale del “Palio di “Erimata”, chi vincerà la partita a scacchi vivente, fra saraceni e bizantini, si aggiudicherà il palio e potrà detenere la “spada di Erimata” per il prossimo anno. Ecco il post che specifica l’evento del sindaco Nicola Merlino. “Mercoledì, 3 agosto, ore 18, nella splendida Piazza Margherita, il clou del palio di erimata: La partita a scacchi vivente, preceduta dal corteo storico. Il palio di Erimata vuole ricordare la prestigiosa storia di Rometta, ed ha come “palio” proprio la spada ripresa dai Saraceni ai Cristiani (bizantini), in conseguenza alla battaglia di Rometta, fatta rifare da un bravissimo artigiano, ed avrà come cloud la partita a scacchi vivente fra saraceni e bizantini, che sarà preceduta dal corteo storico per le strade del centro storico di Rometta e che si svolgerà giorno 3 agosto a partire dalle ore 17.

Rometta, anno 964-965:

 Rometta, dopo la caduta di Taormina sotto il dominio Mussulmano (962), resta l'unico baluardo in Sicilia in difesa della Cristianità. 
 L' imperatore bizantino Foca, invia, in soccorso di Rometta, un esercito di oltre 40.000 uomini, sotto il comando del nipote Manuele Foca.

La battaglia sembra avere un esito fausto per i Bizantini, ma la loro sufficienza e la vevemente ripresa della battaglia da parte dei Saraceni al canto dell’antico e bellissimo poema arabo ne fanno invertire l’esito:

“Indietreggiai per amor della vita; ma vita, ah, non sento in petto se non ripiglio l’assalto!
Che le ferite del codardo gli tingano le calcagna. A noi le ferite piovon sangue su la punta del piè.”

L'esercito Bizantino viene sbaragliato.  I Bizantini vengono inseguiti e lasciano sul campo oltre 10 000 uomini. I Saraceni fanno un ricchissimo bottino. Fra le tante cose una preziosa spada. I Saraceni si rendono subito conto dell'importanza del prezioso cimelio e lo inviano a Palermo. L'emiro, che comandava tutte le forze arabe in Sicilia, alla vista della spada, "di tanta gioia"  si ammala e muore.

La spada, aveva inciso una frase in arabo (“Indiano è questo brando; pesa censettanta mithkal ; e molto feri dinanzi l’apostol di Dio”), a testimonianza che era stata posseduta da Maometto, o comunque usata in sua presenza, e sottratta dai Cristiani nel corso della prima crociata. Dopo la sconfitta dei Bizantini, l’ assedio a Rometta si fa sempre più drammatico. Viene intimata la resa. I romettesi ottengono di far uscire dalle mura di Rometta, i vecchi, le donne ed i bambini, non si arrendono e combattono fino all’ultimo uomo in difesa di Rometta e della Cristianità: era il 5 maggio 965.

Sono già state effettuate quattro gare sulle cinque programmate.
Saraceni e bizantini solo alla pari: 2 a 2.
Giorno 3 agosto, alle ore 18, chi vincerà la partita a scacchi vivente, fra saraceni e bizantini, si aggiudicherà il palio e potrà detenere la “spada di erimata” per il prossimo anno”.

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