Salute, report ‘Mai più soli’: adolescenti poco resilienti soffrono pressione sociale
(Adnkronos) – E’ basso il livello di resilienza negli adolescenti. Hanno risorse medio-basse nella regolazione delle emozioni, e difficoltà, soprattutto nelle ragazze, in alcune dimensioni dell’auto-compassione. Scuola e pressioni sociali, dipendenze e nuove dipendenze sono i problemi principali indicati da 3 giovanissimi italiani su 10. Sono alcuni dati del report realizzato in base a studi completati nel 2022 e 2023 nelle scuole italiane dalla Fondazione Patrizio Paoletti, in collaborazione con l’Università di Padova, e presentati oggi nel corso dell’evento ‘Mai più soli. Focus adolescenza: sfide e risorse positive nel post-pandemia’, a Roma alla Camera dei deputati. Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il progetto ‘Prefigurare il futuro’, approccio neuro-psicopedagogico di intervento a favore degli adolescenti nelle scuole italiane, e la campagna di sensibilizzazione multicanale nazionale ‘Mai più soli’, lanciata dalla stessa Fondazione Patrizio Paoletti il 10 ottobre in occasione della Giornata mondiale della salute mentale. "E' un momento storico – osserva Patrizio Paoletti, fondatore dell’omonima Fondazione – per il nostro ente che, da oltre 20 anni, promuove strumenti trasformativi nei campi delle neuroscienze e dell'educazione e per i diritti di milioni di bambini e adolescenti in tutta Italia. Il post pandemia è stato un momento di difficoltà per i giovani. L'Istituto di ricerca della Fondazione ha effettuato una fotografia di questo fenomeno e vuole renderla disponibile in un contesto istituzionale come quello della Camera dei deputati". A oggi la Fondazione ha sviluppato oltre 350 mila ore di ricerca per poter dare soluzioni concrete e riconoscere quel diritto irrinunciabile di ogni bambino ed adolescente, alla salute e al benessere mentale. Il report ‘Focus adolescenza: sfide e risorse positive nel post pandemia. Un approccio neuro psicopedagogico per educare al benessere e prefigurare il futuro’ contiene i risultati degli studi – realizzati tra il 2022 e il 2023 su un campione di 2.137 studenti tra gli 11 e i 19 anni – messi a punto con l’obiettivo di fornire dati scientifici utili a orientare tutti coloro che, a vario titolo, desiderano interagire in maniera consapevole e propositiva con i giovani, per un’educazione innovativa e per la promozione del benessere degli adolescenti. Nel 2022 – si legge in una nota – su un campione di 861 ragazzi il 58% degli adolescenti che hanno partecipato alla ricerca hanno infatti sperimentato per la maggior parte del tempo di lockdown emozioni come noia (29%), tristezza (14%), paura (9%). Tra le sfide del post-pandemia, su un campione di 978 ragazzi, il 30% dei giovani indica ‘scuola e pressioni sociali’, il 28% ‘dipendenze e nuove dipendenze’. Seguono: sintomatologia ansioso/depressiva, stress, bassa autostima e difficoltà relazionali (23%) e bullismo e al cyberbullismo (19%). Altri studi, alcuni dei quali già pubblicati su journal e volumi peer reviewed, evidenziano attività educative per promuovere alcune capacità importanti per il futuro degli adolescenti e per sostenerli nelle sfide attuali. Dopo un programma neuro-psicopedagogico come ‘Prefigurare il futuro’ – un training interdisciplinare ideato da Patrizio Paoletti e realizzato dalla Fondazione nel 2022 e nel 2023 nelle scuole italiane con l’obiettivo di aumentare le capacità degli adolescenti di affrontare le difficoltà – i dati mostrano una crescita significativa, successiva all’intervento, in molte capacità fondamentali per gli adolescenti, tra gli altri, la regolazione delle emozioni negative, l’auto-compassione con la percezione del senso di umanità comune, la consapevolezza e l’auto-determinazione. "In un contesto come quello attuale di forte complessità e di nuove emergenze – sottolinea Gianni Bernardi, presidente di Fondazione Patrizio Paoletti – serve una nuova educazione alla salute e al benessere. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel 1948 ha definito la salute come uno stato di completo benessere fisico mentale e sociale. Prendiamo alla lettera questa definizione nella nostra progettualità che guarda al futuro con rinnovata speranza grazie ad un approccio alla ricerca innovativo e multidisciplinare: la neuro-psicopedagogia, per costruire un mondo di benessere, resilienza, speranza e pace dentro e fuori di noi". Nel corso dell’evento, è stata ricordata anche la campagna di sensibilizzazione ‘Mai più soli’ che ha i volti di Emily e Samuele (studenti) Floriana (mamma), beneficiari dei progetti di Fondazione Patrizio Paoletti che, insieme a Elena Perolfi, vice-presidente e responsabile dei progetti pedagogici della Fondazione, lanciano la campagna multicanale nazionale per sensibilizzare quante più persone possibili – con video-spot, news, materiali divulgativi e approfondimenti all’interno del nuovo Web Magazine del sito di Fondazione Patrizio Paoletti, e una serie di Podcast su Spotify sui temi dell’isolamento, del bullismo, dell’autostima e della relazione genitori-figli. Con la nuova campagna dedicata al tema della salute mentale, l’ente continua a promuovere e a sostenere una ricerca e una serie di progetti socio-educativi con uno sguardo a una nuova educazione alla salute, con l’ambizione di essere ‘quel microscopio’ che in modo rigoroso e scientifico accende la luce sulle emozioni, sulle relazioni, fino a raggiungere ogni bambino e adolescente e creare così nelle loro vite, un futuro fatto di benessere e pace. All’incontro, aperto dall’onorevole Giorgio Mulè, vice-presidente della Camera dei deputati, intervengono, oltre a Paoletti, Bernardi e Perolfi: Tania Di Giuseppe, direttrice del dipartimento di Ricerca psicopedagogica dell’Ente; Grazia Serantoni, Cdm facoltà di Medicina e psicologia dell’Università La Sapienza, Roma e ricercatrice di Fondazione Patrizio Paoletti, Luca Galloni, rete dei Comuni sostenibili e vice-sindaco di Trevignano Romano; Giuliano Bianucci, comunicatore sociale; Vito Giannini, dirigente scolastico dell’istituto Pallotti di Roma. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)