San Filippo del Mela, si riducono i costi per i rifiuti grazie ad una gestione virtuosa. Approvate le tariffe 2024 della TARI
È soddisfatto il sindaco Giovanni Pino, che commenta positivamente la delibera con cui il Consiglio Comunale ha approvato il Piano Economico Finanziario 2024 – 2025, come validato dalla S.R.R. ed approvato le tariffe TARI per il 2024, che ammontano a euro 1.022.638,00. “Come risaputo – afferma il primo cittadino – la legge stabilisce che la TARI debba assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, inclusi quelli dello smaltimento nelle discariche. Rispetto ad altri comuni, i risultati più che positivi della raccolta differenziata e gli introiti derivanti dalla filiera di carta, cartone e plastica ci hanno premiati, concedendoci la possibilità di ottenere una diminuzione delle tariffe.” Secondo quanto spiegato in consiglio dalla Responsabile dell’Area Gestione Risorse, Rag. Santina Carbone, la riduzione dei costi riguarda gli anni 2024 e 2025, e sarà maggiormente evidente nel 2026.
“Si tratta di un risparmio – prosegue il sindaco – ottenuto principalmente dai cittadini, che nel corso degli anni hanno collaborato, contribuendo ad incrementare il corretto conferimento dei rifiuti. Basti pensare che nel 2022 la percentuale di raccolta differenziata raggiunta era del 50%. Nel 2023 siamo arrivati al 67%, per attestarci, nel corso del 2024, all’80%. Ciò è stato possibile anche grazie all’azione di controllo e vigilanza notturni e diurni, ed a un’attenta opera di sensibilizzazione degli operatori del settore commerciale e produttivo. Non trascurabile, inoltre, l’attivazione del servizio di smaltimento di indumenti e materiale elettrico e ingombranti di vario genere, conferibili non solo a domicilio, ma anche in un’apposita piattaforma mobile collocata ogni sabato nella frazione di Archi, molto utilizzata dai cittadini. Il dato – conclude il sindaco – va letto anche in virtù dell’aumento del costo per il conferimento dei rifiuti in discarica, passato dai 240 euro a tonnellata del 2022 agli attuali euro 390. Abbiamo sopperito all’incremento dei costi riducendo la quantità di indifferenziato da conferire, un risultato che non può non renderci soddisfatti per il lavoro svolto”.