Saponara, Alessio “siciliano qualunque” scrive a Musumeci:”Mi sento deluso, tradito e offeso nell’orgoglio dall’apertura alla Lega”
Un ragazzo di Saponara, anche con un’esperienza amministrativa alle spalle, ma con tanta voglia di dire la sua da “siciliano qualunque”, non ce l’ha fatta a stare in silenzio, ed ha preso carta e penna per dire al presidente della Regione Nello Musumeci il suo “no” all’ingresso in giunta della Lega. Che si profila nei prossimi giorni. Ecco il testo del suo accorato appello. “Egregio Signor Presidente Musumeci, sono Alessio Calderone, un giovane siciliano, ho sempre vissuto insieme alla mia famiglia a Saponara, un piccolo centro collinare della costa tirrenica messinese. Mi sono abituato, ahimè, a convivere quotidianamente con le tante difficoltà del nostro territorio, pur tuttavia non mi sono mai arreso nel credere e lavorare per un futuro di sviluppo e benessere.
La Sicilia spesso è stata abbandonata e martoriata dalla cattiva politica, ma ciò nonostante sono felice e orgoglioso di essere nato e cresciuto con i valori del sud, terra di accoglienza e di solidarietà; è per me motivo di vanto essere siciliano ed orgoglioso dei miei illustri conterranei, quali Sciascia, Verga, Tomasi di Lampedusa, Archimede, Empedocle, Majorana, Bellini, Quasimodo, Camilleri, Pirandello, Capuana, Sturzo, Impastato, Pitrè, Martoglio, D’Arrigo, Falcone, Borsellino, Pugliatti, Tusa, Guttuso, Bufalino, La Pira, e chissà quanti altri…
La Sicilia rappresenta la culla della cultura, dell’arte e della civiltà euro-mediterranea; un’isola ricca di storia, di siti archeologici, di opere artistiche, di odori, di sapori, di tradizioni religiose, di riti, di paesaggi mozzafiato e tanto tanto altro.
Presidente, Le scrivo perché innamorato follemente della mia Sicilia e da qualche giorno, a seguito della Sua apertura alla Lega nel Governo Regionale, come moltissimi siciliani mi sento deluso, tradito e offeso nell’orgoglio, perché mai avrei pensato di dover subire dal mio Presidente di Regione, una scelta cosi ingiusta e iniqua. Non mi indispettisce tanto il dialogo con la Lega ma da Siciliano come Lei, che in più circostanze ha dimostrato tutta la Sua sicilianità con merito e orgoglio, non posso accettare silentemente questa sua, almeno per me, incomprensibile decisione che, con un accordo di palazzo, pur consueto nelle discutibili trattative politiche, si possa affidare l’Assessorato ai Beni Culturali e, SOPRATTUTTO, all’Identità Siciliana ad un rappresentante di un movimento nordista (Lega Nord), nato per l’indipendenza della Padania e che da sempre ha deriso ed offeso il meridione; la Sua decisione costituirebbe un ossimoro con le sue stesse prerogative.
I Siciliani non meritano di essere umiliati dalle proprie Istituzioni e non meritano questo gli Assessori che, nel tempo hanno ricoperto il prestigioso assessorato; abbiamo il dovere di rendere onore ai tanti scrittori, filosofi, artisti, giuristi, etcc che hanno reso straordinaria la nostra terra.
Da siciliani autentici, non possiamo mortificare la nostra storia, saccheggiando la nostra cultura e i nostri valori per le contraddittorie dinamiche elettorali.
Presidente, anche per il clamore di questi giorni a seguito della grave ed infelice decisione che segna il punto più basso della nostra storia recente, sono fiducioso in un Suo immediato ripensamento, in un vero atto d’amore verso la Sua terra che tanto Le ha dato; sono certo che nelle future scelte farà prevalere il buon senso e la tutela della nostra sicilianità agli equilibri politico-elettorali. Non Le chiedo di accettare il mio sfogo ma Le chiedo di comprenderlo. Cordiali Saluti Un Siciliano qualunque. Alessio Calderone”