Saponara, la minoranza consiliare:”Non può chiudere lo sportello Intesa San Paolo”. Il sindaco Merlino:”Interlocuzione continua, ma scelte aziendali”
I consiglieri comunali di minoranza, Cosimo Bertino, Nicola Bertino, Cinzia Ferlenda e Nicola Puglisi, chiedono all’amministrazione comunale saponarese, una immediata interlocuzione con la direzione di Intesa San Paolo, affinché ci sia un ripensamento da parte della stessa su quanto sembra aver intenzione di attuare nel breve periodo. Si rincorrono, ormai da mesi a Saponara e nei paesi limitrofi, le voci e le indiscrezioni che vorrebbero la chiusura imminente della filiale bancaria Intesa Sanpaolo di Saponara Centro. Il digitale spinge gli Istituti di credito a tagliare le filiali e le conseguenze sono oltremodo pesanti soprattutto per gli anziani, chi presenta difficoltà negli spostamenti o chi non ha dimestichezza con l’home banking e il digitale e a rischio c’è “l’inclusione finanziaria” di queste categorie – sostiene il gruppo consiliare di minoranza saponarese. La banca è un servizio sociale ed economico importante per il nostro territorio che andrebbe mantenuto ma purtroppo viene presa in considerazione solo la resa economica, ignorando anche il ruolo sociale che essa riveste; inoltre la chiusura contribuisce, in un certo senso, anche ad evidenziare le disuguaglianze territoriali.
Nei giorni scorsi il gruppo consiliare di minoranza ha presentato al primo cittadino saponarese, un’interrogazione consiliare per conoscere gli intendimenti dell’amministrazione comunale sul caso della paventata chiusura della filiale Intesa Sanpaolo di Saponara Centro.
Come gruppo consiliare di minoranza, speriamo che l’Amministrazione Comunale Merlino, si adoperi in tutte le sedi per cercare di scongiurare quanto va paventandosi. Purtroppo il fenomeno non riguarda soltanto i piccoli Comuni, ma anche le città, in particolare le aree periferiche ma, chi riveste i ruoli di amministratore – ribadiscono i consiglieri comunali di minoranza – ha il diritto-dovere di garantire, nei limiti del proprio potere, che i servizi finanziari di prossimità continuino ad essere garantiti, soprattutto in favore della popolazione più anziana, per la quale non è sostenibile una repentina alfabetizzazione digitale.
Quando chiude, in un comune, un servizio, essenziale o pubblico che sia, è una perdita per l’intero territorio, sia comunale che dei comuni limitrofi. Si stanno perdendo di vista i veri punti di riferimento della nostra comunità che sono fatte di persone e servizi. Per il Comune di Saponara, ma anche per i paesi viciniori, la presenza della banca è un servizio imprescindibile per il cittadino, per le aziende e le attività commerciali”.
La replica del primo cittadino Giuseppe Merlino racconta le interlocuzioni con l’istituto di credito: “Per quanto riguarda la banca ho avuto modo di confrontarmi con i vertici territoriali di Intesa San Paolo a più riprese e mi è stato ribadito che la politica aziendale purtroppo porta alla chiusura di tante filiali, optando per l’operatività online – afferma Merlino – Che dalle loro analisi ultimamente i movimenti a sportello non sono più di 20 al giorno e ciò incide nell’analisi e nelle scelte, come pure i movimenti bancomat non essendo Saponara un comune di passaggio. L’analisi costi benefici quindi non è favorevole alla permanenza della filiale con tutti i suoi costi diretti e indiretti. Il sottoscritto ha proposto soluzioni alternative da parte del comune. E’ stato ribadito in un successivo incontro che la linea ormai è tracciata. È chiaro che non si può andare ad incidere sulle politiche aziendali di un’azienda privata. Prova ne sia la chiusura totale di sportelli su Rometta e Spadafora o sportelli su altri comuni limitrofi e non che ormai non fanno più cassa ma soltanto consulenza. È chiaro che non è intenzione dell’amministrazione desistere nelle interlocuzione, ma la scelta sicuramente non dipende da noi”.