Saponara. la scuola celebra la “Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone Disabili”: i bambini disegnano il blind chef Anthony Andaloro

Dicembre 3, 2021Dicembre 3, 2021 Vetrinatv 0 commenti

A Saponara la scuola ha celebrato con i più piccoli e in maniera speciale la “Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone Disabili”: i bambini dell’Istituto comprensivo di Saponara, scuola dell’infanzia infanzia seconda Gr del plesso “Gabelli”, hanno disegnato il Blind chef Anthony Andaloro”.

Anthony è un Blind Chef a cinque stelle del milazzese molto orgoglioso di quello che fa, che lotta oltre le barriere che spesso sottolineano i limiti dei diversamente abili. E lui è un esempio di forza e determinazione. Andaloro con grande emozione ha comunicato l’iniziativa dalla sua pagina facebook:”Oggi 3 Dicembre 2021 Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone Disabili. Nella mia umiltà, essere l’esempio che non vi sono limiti, ne barriere, che lotto per i diritti, l’integrazione e l’inclusione dei disabili. Appurare che oggi nella giornata internazionale dei diritti delle persone disabili, la mia cara Amica e sorella l’insegnante Rosinda Mogavero, abbia sensibilizzato questi dolci bambini e sapere che hanno disegnato, ritraendo la mia figura, mi riempie il cuore di gioia e mi commuove. Questo è ciò che bisogna fare, sensibilizzare la società sin da piccoli. Complimenti alle insegnanti per questa meravigliosa iniziativa. Grazie di cuore a tutti insegnanti e bambini. E un grazie speciale alla Dirigente Scolastica Emilia Arena. Un abbraccio 🤗 dal Blind Chef Anthony Andaloro”.

Andaloro è reduce da un duo speciale con il comico Carlo Caneba, ed è stato proprio recente ospite di “Casa Caneba”.

https://www.facebook.com/ANTHONYANDALOROBLINDCHEFONTHEROAD/videos/280552470694455/

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LA VETRINA DEL CUORE

di Francesco Pinizzotto

Lo tsunami internet che soprattutto nell’ultimo decennio ha sconvolto l’economia, i rapporti personali, la visione della realtà in tempi e luoghi rapidi e mutevoli come non mai, impone anche un’informazione accurata. E in vetrina vanno le notizie che effettivamente meritano attenzione. Perché se è vero che oggi tutto fa brodo, il termometro di valutazione delle news è “scoppiato” dalle pressioni del progresso tecnologico, ovvero delle repentine visualizzazioni e “mi piace” senza tener conto della qualità di ciò che fa notizia. Cioè della profonda verità (che va sempre accertata), dei meccanismi del clamore che inducono a “lapidare” o assolvere, Cosicchè il profilo umano, le conseguenti ripercussioni della divulgazione della notizia sulle vite dei protagonisti, finiscono nelle riflessioni di un giornalismo d’altri tempi. Un triste suicidio fino a qualche decennio addietro si “trattava” con la notizia da dieci righe nell’elenco delle news brevi, con appena le iniziali del povero sventurato. Sui social come sulla stampa, ancor oggi queste notizie di cronaca nera fanno apertura con grande risalto, foto e dettagli di ipotesi da rabbrividire, come se tutto avesse un senso logico. La disperazione e l’incoscienza non tratteggiano la cronaca triste del dramma umano, ma il post come la “news” deve solo soddisfare l’esigenza di massima curiosità dell’utente.

Ma la vetrina ricorda anche il sapore antico di valori d’altri tempi. Quelli delle vetrine che nei salotti delle famiglie custodivano gli oggetti di valore, financo quelli sudati a prezzi di tanti sacrifici, esposti con orgoglio per sottolineare le occasioni di ritrovo memorabili.

La vetrina vuole mettere le cose al proprio posto. Le cose belle al primo posto, senza tralasciare il confronto e la proposizione costruttiva del giornalismo che promuove un nuovo umanesimo fatto di moderne tecnologie ma ancorato ai valori che portano lontano, che non muoiono dopo l’esaurimento del conteggio dei “mi piace” e al sensazionalismo della prima ora.

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