Saponara, l’intervento dell’ex consigliere comunale Alessio Calderone:”Ripartire dalle infrastrutture. Autostrade in primis”

L’ex consigliere comunale di Saponara Alessio Calderone, giovane che spesso ci tiene a manifestare liberamente il proprio pensiero, interviene sul “nodo” infrastrutture. “La Sicilia è un’isola ad alta vocazione turistica, ma allo stesso tempo maltrattata dalla cattiva politica che da svariati decenni nega uno sviluppo infrastrutturale ineludibile per esprimere tutte le sue potenzialità generando così accoglienza turistica, sviluppo e benessere. 

Non è più sostenibile che una Regione con un patrimonio immenso di bellezze naturali, storico-artistiche, architettoniche, etcc oltre ad avere carenti servizi primari, non abbia nemmeno delle infrastrutture idonee e decorose degni di un paese civile; quotidianamente i tanti viaggiatori, subiscono inermi i disservizi, i costi elevati e i rischi per la propria incolumità di autostrade, ferrovie, navi traghetto e aeroporti insufficienti.

L’unica via che può consentire al nostro territorio di aprire le porte allo sviluppo sostenibile e produttivo è quello infrastrutturale, necessario per attirare investimenti anche attraverso delle fiscalità agevolate, soltanto così possiamo rappresentare una via di transito organizzata verso l’Europa per i paesi medio orientali e contestualmente accorciare fino ad eliminare le distanze con i paesi più sviluppati, ponendosi come fulcro del mediterraneo. 

Da oltre mezzo secolo sentiamo le solite noiose parodie politiche che nulla hanno prodotto se non garantire continuità ai pochi che hanno costruito le proprie ricchezze sulla povertà e i disagi delle masse.

Nel terzo millennio, non possiamo accettare di pagare costi elevatissimi per avere accesso a delle pericolosissime trazzere chiamate impropriamente autostrade, fare lunghe code (anche di ore) per pochissimi chilometri sotto il sole cocente o sotto le intemperie invernali e soprattutto non possiamo continuare a rischiare la nostra vita per l’insipienza di una classe politica che volge sempre le spalle dinnanzi ai problemi reali, scaricando sempre su altri le proprie responsabilità. 

La Sicilia non può continuare ad essere fanalino di coda dell’Italia, non può essere terra di conquista di politici sciacalli che ci usano come serbatoio elettorale e poi ci abbandonano, i siciliani non meritano questo modo di fare politica e soprattutto non meritano questi politici. 

In questo momento di grande difficoltà per le indecorose condizioni delle trazzere A20 e A18, situazione peraltro notevolmente aggravata a causa dell’intensificarsi del traffico veicolare del periodo estivo, sarebbe auspicabile un’immediata interruzione del pedaggio autostradale ed il conseguente avvio dei lavori per la messa in sicurezza. Da semplice cittadino e nell’intento di scongiurare nuove tragedie, chiedo un solenne impegno in tal senso al CAS e soprattutto alla classe politica siciliana al fine di risolvere definitivamente l’annoso problema della viabilità, affinché, anche la Sicilia possa godere di autostrade efficienti e decorose, impensabile non avere un collegamento autostradale tra le nove province siciliane, né tantomeno ferroviario diretto e veloce e con tempi di percorrenza accettabili, una priorità non più rimandabile, indispensabile per garantire la giusta sicurezza a tutti i siciliani e non, che quotidianamente si imbattono nell’odissea delle nostre infrastrutture. In particolare, sono certo che lo sviluppo della rete autostradale, se si dovesse concretizzare, costituirebbe un importante passo per rilanciare l’economia siciliana e per ridurre quel fastidioso divario nord-sud che oggi ci penalizza ingiustamente e a cui gli attori politici ahimè non sembra vogliano porre rimedio.

Tra varianti di valico, ponti, pedemontane e gronde realizzate o da realizzare, si continua  a ignorare la Sicilia se non con il ponte story mai in agenda, continuando così non arriverà mai il momento per rilanciare una Regione abbandonata al proprio destino. Iniziamo dalle autostrade….. cambiare si può e soprattutto si deve…… ”

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