Scudetto Napoli, de Giovanni: “Festa della città ma non è riscatto”
(Adnkronos) – La vittoria del terzo scudetto "è la festa di una città intera perché, cosa non banale, Napoli è l'unica area metropolitana con una squadra sola. E' una festa pienamente condivisa, esplosiva e rumorosa secondo la natura dell'unica città sudamericana fuori dal Sudamerica". Maurizio de Giovanni commenta così con l'AdnKronos la conquista del terzo scudetto da parte degli Azzurri di Spalletti maturato ieri sera con il pareggio ottenuto con l'Udinese. "Ma per favore – ammonisce lo scrittore – non vediamo, all'interno di questa festa, nessuna occasione di riscatto. Non cerchiamo di attribuire a questa festa significati che non ha: è una festa di calcio, fatta per i tifosi in una città che se ha luci e ombre, e ne ha tante, deve trovare di risolvere queste ombre nella coscienza civile e non certo in una vittoria calcistica". D'altra parte, sostiene l'autore del Commissario Ricciardi, tifoso doc degli Azzurri, "Napoli è una città che non ha bisogno di riscatto, è già illuminata culturalmente e artisticamente. E' una città che ha registrato un incremento di turisti di tre cifre percentuali nel decennio". Quello del Napoli, argomenta ancora de Giovanni, "non è uno scudetto imprevisto perché la squadra ha realizzato quattro secondi posti e tre terzi posti in dieci anni. E' una squadra già radicata nell'élite del calcio italiano. Direi che è uno scudetto ritardatario e le ragioni di questo ritardo posso essere molteplici e non tutte riguardanti il campo. Concentriamoci sulla bellezza di questa festa e dedichiamola a tutti i napoletani che non vivono a Napoli che hanno portato avanti la propria identità di tifosi tra mille difficoltà, e tra mille sfottò nella migliore delle ipotesi, in questi 33 anni di illusioni e delusioni, in questi 33 anni di gioia e dolori mantenendosi napoletani nell'anima", conclude. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)