Sicilia, bilancio di previsione. L’assessore Armao chiarisce i rilievi dell’Ufficio Studi dell’Ars
E’ possibile approvare il bilancio pluriennale di previsione 2021-23 anche in attesa dell’approvazione definitiva del rendiconto dell’esercizio finanziario precedente. Mentre i rilievi mossi dalla Corte dei Conti sul rendiconto 2019 dovrebbero avere una incidenza limitata sul risultato di amministrazione e, in ogni caso, è stata prevista la copertura di eventuali saldi negativi. L’assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha chiarito ieri in Commissione Bilancio i rilievi mossi dall’Ufficio Studi dell’Assemblea regionale siciliana al ddl presentato dal governo Musumeci.
Armao ha basato il suo intervento sulla relazione del ragioniere generale della Regione Siciiana, Ignazio Tozzo. Il documento, infatti, spiega che grazie alla legge 178/2020 è stata introdotta una modifica normativa che snellisce la disciplina precedente e consente di approvare il bilancio pluriennale di previsione anche senza che il rendiconto dell’esercizio precedente sia stato parificato dalla Corte dei Conti. Basta infatti che sia stato approvato dalla giunta regionale.
La norma, dunque, consente di approvare il bilancio di previsione e di apportare le eventuali “variazioni che si dovessero rendere necessarie a seguito dell’approvazione definitiva del rendiconto dopo la decisione di parificazione” con un assestamento di bilancio.
L’assessore Armao ha anche spiegato che è stato previsto per il 2021 un fondo di 100 milioni per far fronte a eventuali coperture del disavanzo che dovesse derivare da quello non recuperato degli anni precedenti, anche se gli elementi in possesso dell’amministrazione fanno ritenere che “la quota prescritta di disavanzo per il 2020 risulti recuperata”. In ogni caso, questo accantonamento “prudenziale” potrà essere utilizzato in occasione dell’assestamento tecnico “che verrà operato nell’esercizio 2021 sulla base del giudizio finale di parifica sul rendiconto 2019”. Proprio sul rendiconto 2019, la relazione rileva inoltre che i 319 milioni oggetto delle irregolarità riscontrate dalla Corte dei Conti dovrebbero avere un impatto neutro sul risultato di amministrazione. In ogni caso, è stata prevista una voce apposita nel bilancio di previsione 2021-23 proprio per la copertura di eventuali saldi negativi.