Sindaco di Messina: “Denunciato dal Viminale? Ci vediamo in Tribunale”
“Lo Stato vuole la testa del sindaco De Luca. Sono stato denunciato per aver scoperchiato le vergogne di Stato“. Reagisce così il sindaco di Messina, Cateno De Luca, dopo la notizia della sua denuncia per Vilipendio decisa dal Viminale. “Signor ministro, io la denuncia me la prendo perché mi darà modo di difendermi nelle sedi opportune in quanto voi avete consentito di far passare dallo Stretto di Messina mezzi senza le prescritte autorizzazioni e controlli”, dice in un video postato su Facebook rivolgendosi direttamente alla titolare dell’Interno.
“Le prove ci sono perché il 23 marzo quando io ho occupato lo Stretto – spiega De Luca – abbiamo verificato e denunciato 10 persone perché erano su tre macchine non in regola, dopo che erano stati fatti i presunti controlli a Villa San Giovanni. Signor ministro – insiste rivolto alla ministra Lamorgese – le ho chiesto di avere una formale spiegazione del perché la Renault 4, partita dalla Francia, è passata indisturbata per tutto lo Stivale e il 22 marzo ha attraversato lo stretto di Messina. Erano artisti di strada che non erano venuti per uno stato di necessità in Sicilia. Anzi, scorrazzano per la Sicilia mentre noi stiamo chiusi in casa e lei signor ministro ancora una spiegazione non l’a data. Io ho definito questa cosa depistaggio di Stato e mi sono preso la responsabilità”, conclude. “Tutto quello che era stato messo in campo dal governo di cui lei fa parte – conclude De Luca – è stato costantemente violato. Avremo modo di parlarne in tribunale signor ministro, tenga conto che se questo è un avvertimento ne prendo atto ma vado avanti“. (Adnkronos)