Spadafora, “Appello per l’insufficienza di aule Liceo Galilei”. La lettera di genitori e alunni
“Appello per l’insufficienza di aule Liceo Galilei”. Comincia così la la lettera di genitori e alunni (94 firme che sottoscrivono la missiva) indirizzata al Sindaco Metropolitano Cateno De Luca, al Sindaco del Comune di Spadafora dott.ssa Tania Venuto, all’Assessorato Regionale Istruzione e formazione della Regione Sicilia, All’USR Sicilia, All’USR per la Sicilia ambito territoriale Prov. Messina, All’ASP Messina, alla Corte dei Conti Procura regionale per la Sicilia, DG per interventi in materia di edilizia scolastica, fondi strutturali e innovazione digitale-uff 4, all’Ispettorato Provinciale del Lavoro di Messina, e per conoscenza alla D.S. Istituto di Istruzione Superiore F. Maurolico prof.ssa Giovanna De Francesco. Questo il testo integrale. “Fiore all’occhiello del territorio, Il liceo Scientifico Galileo Galilei di Spadafora è un istituto di eccellenza. Serve un bacino di utenza di oltre 55.000 abitanti distribuiti in oltre 13 Comuni, unico liceo presente nel territorio che va da Messina a Milazzo. Attualmente il liceo offre una ricca offerta formativa nei tre indirizzi di studio (tradizionale, scienze applicate e liceo linguistico). Guardando al futuro, se si avesse la certezza della disponibilità di spazi didattici, potrebbe espandere ancora più l’offerta formativa allineandosi agli standard europei. Gli alunni iscritti oggi sono quasi 500 ed ogni anno si aggiungono nuove richieste di iscrizione.
Questa espansione di alunni, da molti anni non viene accompagnata da una relativa ed immediata espansione di spazi. Il corpo centrale (edificio dell’ente provinciale) con 17 aule più laboratori è chiaramente insufficiente.
Per far fronte a questa problematica, da decenni gli enti locali (Provincia di Messina e Comune di Spadafora), attraverso protocolli d’intesa, hanno cercato di collaborare per andare incontro alla crescita della comunità scolastica. Sebbene gli istituti di scuola superiore siano di competenza
provinciale, l’amministrazione comunale di Spadafora ha sempre cercato di venire incontro a queste esigenze, consapevole del fatto che la presenza del Liceo nel territorio costituisce una risorsa di inestimabile valore in termini economici e sociali. Le soluzioni trovate però erano e rimangono
temporanee nell’ottica di una successiva sistemazione definitiva. Purtroppo negli ultimi anni la criticità sulla disponibilità delle aule è aumentata, soprattutto 3 anni fa al momento della riconsegna
delle aule dislocate nel plesso scolastico comunale Aristide Gabelli appena ristrutturato. Prima dei lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico, nel rispetto di un protocollo d’intesa del 2008 tra gli enti, il liceo aveva a disposizione 12 aule più un laboratorio. Alla riconsegna dei locali
sono venute meno ben 4 aule ed un laboratorio, tale laboratorio scientifico è stato finanziato al Liceo Galileo Galilei con fondi Europei. Inoltre, è venuto meno anche tutto un sistema di connessione a internet, ottenuto attraverso un progetto finanziato con fondi pubblici e che garantiva l’uso di tutti i dispositivi multimediali dati in dotazione alle aule del liceo ubicati nel plesso Gabelli. Da questo momento in poi per gli alunni e per tutta la comunità scolastica l’inizio di ogni anno scolastico è diventato un dramma.
Gli alunni, che per forza di cose dovevano essere sistemati nel plesso Gabelli (non alla centrale), hanno sofferto della mancata disponibilità del laboratorio, fondamentale all’orientamento scientifico della scuola. Automaticamente alunni e famiglie hanno dimostrato il proprio
malcontento, e la scuola cercando di ottimizzare gli spazi, ha dovuto organizzare il tempo destinato alla didattica con le risorse disponibili. Logicamente non è una situazione ottimale né sostenibile.
Il D.S. prof.ssa Giovanna De Francesco ha continuamente fatto richiesta formale di aule e laboratori agli organi competenti, nello specifico la riconsegna del piano rialzato del Gabelli che consta di 4 aule e il laboratorio finanziato con fondi europei. L’ente comunale sosteneva di non poterli mettere a disposizione in quanto questi locali erano stati destinati alla scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo. Queste continue richieste, che non hanno trovato risposta risolutiva, hanno portato lo scorso mese
di febbraio alla costituzione presso l’ufficio provinciale del primo tavolo tecnico. Da questo tavolo non è emersa alcuna soluzione. Nel frattempo l’emergenza Covid19 ha peggiorato la situazione. Subito dopo il lockdown, tenendo conto delle aule effettivamente disponibili tra la sede centrale ed
il primo piano del Gabelli, il dirigente ed il personale scolastico si sono messi al lavoro seguendo le linee guida ministeriali per fare rientrare i ragazzi in presenza ed in sicurezza.
Aspettando gli interventi di edilizia leggera a carico dell’ente provinciale e la consegna dei banchi singoli messi a disposizione dal Ministero, sono stati organizzati gli orari divisi in due turni antimeridiani con moduli di 45 min. Questo per consentire agli studenti di rientrare con serenità a scuola il 14 settembre in orario antimeridiano.
Purtroppo, nei primi giorni di settembre quando il personale scolastico si è recato presso il plesso Gabelli per la sistemazione delle aule seguendo la normativa anticovid, ha trovato l’edificio interessato da opere di edilizia a carico del Comune. Di questi lavori la scuola non aveva avuto comunicazione da parte dell’amministrazione comunale. Il D.S. attraverso una nota, ha chiesto delucidazioni circa la motivazione dei lavori e la risposta è arrivata venerdì 11 settembre. Nella nota del Comune si legge che “gli interventi corrispondono a verifica e valutazione del rischio sismico del
edificio scolastico e che i lavori di ripristino verranno ultimati prima della data di avvio dell’anno scolastico.”
Ovviamente, i locali non sono stati disponibili lunedì 14 settembre e automaticamente è saltato tutto il piano scolastico di rientro a scuola.
Così è nata la protesta pacifica dal 14 al 16 settembre degli alunni supportati dalle famiglie. Possiamo fare lezione qui? dice lo striscione. Gli alunni si sono organizzati: jeans e maglia bianca con un libro in mano. Seduti per terra mantenendo il distanziamento sociale e indossando la
mascherina. Senza perdere lezioni a scuola si sono turnati per protestare 3 giorni.
I ragazzi hanno manifestato con eleganza, educazione e rispetto, dando valore alla scuola e alla formazione e utilizzando la protesta come veicolo per farsi sentire senza strumentalizzazione alcuna.
Nel frattempo i docenti ed il personale scolastico hanno organizzato l’orario della settimana per fare entrare tutti i ragazzi con una turnazione che consentisse l’utilizzo delle sole aule della sede centrale.
Frutto della protesta è stata la mobilitazione delle parti interessate per ascoltare le richieste, che in fondo sono sempre le stesse da tre anni: AULE per studiare! Si chiedono le 4 aule mancanti, che però a causa del Covid sono diventate 7 più il laboratorio. Viene convocato un tavolo tecnico per la
mattina di giovedì 17 settembre.
In sintesi: Al tavolo tecnico il Sindaco di Spadafora Tania Venuto ribadisce che non può consegnare il piano rialzato e il laboratorio del plesso Gabelli al liceo, perché sono destinati alla scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo. Dice che può mettere a disposizione i locali del piano terra dove fino a questo momento c’è la sede della LUTE e che dovrebbero essere interessati da lavori per renderli fruibili come aule scolastiche, e potrebbe mettere a disposizione il museo dell’argilla (i tecnici provinciale
avevano già effettuato il sopralluogo) non idonei a tale scopo. Infine mette a disposizione il plesso Don Orione da riqualificare completamente.
Il sindaco della Città metropolitana Cateno De Luca ribadisce che la soluzione doveva essere trovata già dal primo tavolo tecnico di febbraio, che i tecnici provinciali, vista la non disponibilità di aule nel Comune di Spadafora, hanno individuato uno stabile sito nel Comune di Villafranca con 10 aule più un laboratorio da prendere in affitto come soluzione temporanea all’insufficienza di aule (non per spostare tutto il liceo scientifico da Spadafora). Edificio ancora oggetto di sopralluogo per verificare idoneità, fattibilità e sicurezza. Specifica che questa è una soluzione temporanea e veloce, visto i disagi. La soluzione definitiva è quella di presentare un progetto per la riqualificazione edilizia del
plesso Don Orione di Spadafora. Soluzione auspicabile e molto attesa per consentire la crescita del Liceo.
La Senatrice Floridia chiede collaborazione tra gli enti e impegno verso una scuola che merita attenzione sul territorio. Si impegna a seguire l’iter del progetto di riqualificazione del Don Orione dal Ministero.
Il D.S. De Francesco ribadisce che le aule ed il laboratorio sono necessari immediatamente perché la scuola è iniziata e non sono ammessi ulteriori ritardi. Ancora una volta sottolinea che il Liceo Galileo Galilei di Spadafora è una realtà di eccellenza che può aumentare la propria offerta formativa
con altri indirizzi di studio e con ambienti innovativi se avesse ulteriori locali a disposizione. Usciti dal tavolo tecnico, dopo un paio di ore, il sindaco Tania Venuto mette a disposizione il piano terra (LUTE) e 4 aule del piano rialzato, aule che erano stati oggetto di sopralluogo da parte della
provincia lo scorso mese di marzo.
Al mese di ottobre non c’è nessuna soluzione concreta per affrontare l’attuale emergenza. La scuola ha dovuto riorganizzare nuovamente il tempo scuola in base agli spazi disponibili per permettere una turnazione che consenta a tutti gli alunni di frequentare le lezioni in presenza. Ci si aspetta una soluzione immediata, concreta e definitiva.
Genitori e alunni chiedono risposte alle seguenti domande:
Con quale criterio 3 anni fa viene deciso di non riconsegnare le 4 aule + il laboratorio al Liceo Scientifico Galileo Galilei?
Negli ultimi 3 anni, quanti erano e quanti sono attualmente gli alunni effettivamente frequentanti la scuola dell’infanzia di Spadafora tanto da dovere impegnare l’intero piano rialzato con 12 aule del Gabelli? Non si potrebbe fare una redistribuzione degli spazi didattici presenti nel territorio spadaforese riorganizzando gli spazi disponibili riorganizzando gli spazi disponibili in funzione del numero di alunni effettivi dell’Istituto Comprensivo?
Per quale motivo e con quale atto amministrativo il laboratorio scientifico finanziato al Liceo Galilei con fondi Europei diventa un locale adibito a mensa scolastica con l’apparecchiatura multimediale ed il relativo cablaggio al suo interno?
Come mai per far fronte a questa crisi epidemiologica e nell’interesse di tutti gli alunni dai 3 anni ai 18 anni non c’è un clima di piena collaborazione tra gli Istituti e gli enti? Come mai le 4 aule messe a disposizione dal Sindaco di Spadafora tramite nota pubblica del 17
settembre non corrispondono alle 4 aule + il laboratorio se sono situate nello stesso piano rialzato?
Si precisa che le 4 aule del piano rialzato messe a disposizione dall’amministrazione comunale sono prive di servizi igienici e che per accedere al piano superiore (assegnato al liceo) bisogna utilizzare
la scala antincendio esterna.
Sappiamo che gli enti stanno lavorando alla soluzione definitiva, cioè la riqualificazione del Don Orione, rimane però il periodo di transizione che coincide con quello di emergenza Covid.
L’unica soluzione percorribile dovrebbe essere quella più ovvia, cioè la riconsegna delle 4 aule + il laboratorio che erano originariamente destinate al liceo. Facendo questa scelta con grande responsabilità si potrebbe scongiurare lo spostamento di alcune classi del Liceo presso locali nel
comune di Villafranca, si avrebbe la disponibilità immediata delle aule, con un grande risparmio di denaro pubblico senza dovere attuare lavori di edilizia impegnativi e provvisori. Infine e non meno importante, gli alunni potrebbero usufruire immediatamente del laboratorio scientifico.
Facciamo appello a tutte le parti interessate: Sindaci, Dirigenti scolastici, alunni, famiglie e cittadini. Il Liceo è una risorsa per tutta la fascia tirrenica. Il problema deve essere risolto subito. Gli alunni del Liceo hanno già fatto molti sacrifici.
Spadafora 12 ottobre 2020
Genitori e alunni
Liceo Scientifico Galileo Galilei di Spadafora (ME)”