Spalletti ct Nazionale: “Emozione indescrivibile”
(Adnkronos) –
Diventare ct della Nazionale "è un'emozione indescrivibile". L'avventura al Napoli "è stata una esperienza bellissima, è stato qualcosa di travolgente forse più di ciò che uno si possa aspettare". Luciano Spalletti si presenta a Coverciano come ct della Nazionale italiana. L'ex allenatore del Napoli debutta con la conferenza accanto al presidente della Figc Gabriele Gravina. Spalletti, vincitore dello scudetto nella scorsa stagione, ha lasciato il Napoli per un periodo sabbatico durato pochi mesi. Il ritorno in panchina, con la Nazionale, passa attraverso la 'soluzione' del caso legato alla clausola concordata con il Napoli, che dovrebbe ricevere un indennizzo per il ritorno anticipato del tecnico al lavoro. "Per quanto riguarda la clausola, niente mi farà retrocedere dal pensiero di aver preso la decisione corretta. Ci sono delle cose che dobbiamo mettere a posto dove stanno lavorando gli avvocati e io spero si possa arrivare il prima possibile alla migliore soluzione per tutte e due le parti", dice Spalletti affrontando il tema. "Ringrazio Gravina per avermi dato questo bellissimo incarico e a tutto lo staff della Federazione. Sono stati giorni molto intensi, dovevano darmi tutte quelle cose per permettermi di sviluppare bene il mio lavoro e l'hanno fatto in maniera completa. Ho trascorso molto tempo in questo luogo che è l'Università del Calcio, ma essere qui alla conferenza stampa della mia presentazione come ct dell'Italia è una emozione indescrivibile, è un sogno che parte da lontano, dal 1970 quando mia mamma mi cucì una grande bandiera per festeggiare quel fantastico 4-3 contro la Germania. Quella bandiera la riporterò in campo e spero di far rinascere quel sogno di poter portare questa bandiera in tutte le migliaia di bambini che sono a guardare la Nazionale", dice Spalletti. "Il presidente ha visto subito in me la voglia e la determinazione di assumere questo incarico, sono stato felicissimo dalla prima telefonata ricevuta", aggiunge Spalletti. "Io cerco la felicità, è quella di cui abbiamo bisogno. Di solito però io non riesco a essere felice da solo, io mi rifletto nella felicità altrui. Non riesco a essere felice se non vedo la gente felice attorno a me. Napoli e i napoletani sono stati la mia felicità. Io penso che questa cosa qui sia subito da chiarire anche coi giocatori perché anche loro devono essere felici di vestire questa maglia", prosegue. "Bisogna urlare la nostra felicità a vestire questa maglia, voglio vedere appartenenza a questa maglia. Non è una maglia qualunque perché la maglia della Nazionale ci rimane sempre addosso, la porteremo dentro le squadre in cui andremo a giocare. E' sempre sotto la maglia del club", afferma ancora. "Noi abbiamo dei campioni che ci hanno fatto vedere cosa vuol dire il senso di appartenenza, Mazzola, Rivera, Riva, Lippi, Baggio… Questi campioni saranno sempre con noi, anche quelli che non ci sono più tipo Gianluca Vialli che sarà sempre con noi. Saranno i nostri spiriti guida", aggiunge Spalletti. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)