Street Fighter 6, la recensione
(Adnkronos) – Street Fighter è pura storia dei videogiochi, una saga che ha cavalcato le ere per reinventarsi ogni volta da zero, non senza qualche passo falso ma sempre in grado di attirare a sé l'attenzione del mondo. Sette anni fa, con Street Fighter V, Capcom fece un passo falso, rilasciando un gioco incompleto e troppo focalizzato sull'aspetto competitivo online. Nel corso degli anni il titolo venne arricchito da decine di personaggi extra e varie modalità, ma appare chiaro come il publisher abbia imparato dai propri errori. Street Fighter 6 esce con 18 personaggi giocabili e un modo del tutto nuovo di intendere la serie, apportando per la prima volta una novità che rivoluzione del tutto l'esperienza. Il World Tour ci permetterà di creare un avatar con le fattezze che preferiamo e imbarcarci in un viaggio nel quale scontrarci con altri e incontrare i maestri di Street Fighter per farci insegnare nuove mosse e tecniche. Pur con qualche incertezza e una trama a tratti debole, il World Tour è molto più di una modalità storia in senso classico, e rinfresca lo stile di gioco permettendo di andare oltre le classiche modalità arcade e VS, o quelle online. Street Fighter 6 introduce tre diverse modalità di combattimento: classica, con la configurazione a sei pulsanti tipica della serie, moderno e dinamico. La seconda è quella che ci interessa di più, perché va a modificare non solo il gameplay, ma anche la tipologia di combattimenti che si vanno ad affrontare. Tramite la combinazione di al massimo due tasti, infatti, potremo realizzare mosse speciali e combo immediatamente. Non si tratta di una mera semplificazione dell'input di comandi, ma di un modo funzionale per allargare a tutti la possibilità di giocare ai massimi livelli. È stato introdotto anche il sistema delle Drive, che consente di parare e contrattaccare in modo tecnico ma allo stesso tempo divertente. Grazie a tutta una serie di accorgimenti e scelte di design accortissime, Capcom è riuscita a creare uno Street Fighter davvero completo, adatto ai neofiti ma in grado di diventare un vero e proprio dojo per il lottatori più esperti. Dal punto di vista tecnico, il RE Engine di Capcom è riuscito nell'intento di rinfrescare visivamente una saga che stava perdendo il suo mordente stilistico. Tutti i personaggi, sia i nuovi arrivi che (soprattutto) le vecchie conoscenze, sono stati ridisegnati in modo egregio, e aggiungono per la prima volta una terza dimensione al loro aspetto. Il commento sonoro (ma anche quello degli speaker, che debuttano in questo episodio) è sempre di altissimo livello, con una nota hip hop nel World Tour. Soprattutto, il gioco funziona molto bene online, con match making veloci e un'ottima gestione delle partite. Chiunque abbia giocato almeno una volta a un classico Street Fighter ritroverà qui sprazzi di quella magia, perfettamente tradotta per i tempi moderni. Si tratta senza alcun dubbio del miglior episodio dai tempi del secondo, e in qualche modo nel costituisce l'erede a tutti gli effetti.
Formato: PS5 (versione testata), PS4, Xbox Series X|S, PC Editore: Capcom Sviluppatore: Capcom Voto: 9/10
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