Stromboli, la Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta dal livello arancione al livello rosso e la fase operativa di preallarme

Il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano Stromboli dal livello arancione al livello rosso e la fase operativa di preallarme. “Tale decisione è stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana – si legge nella nota diramata sui profili social istituzionali – La riunione è stata convocata in seguito alla rapida evoluzione attività che stanno interessando il vulcano. Il passaggio del livello di allerta è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza, che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), il CNR-IREA e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino. L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Il Dipartimento della Protezione Civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali. Con il passaggio alla fase operativa di Preallarme si attiva il livello locale di protezione civile presso il Centro Operativo Avanzato – COA, che sarà supportato da esperti del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, garantendo il raccordo con le strutture operative impegnate. Il Sindaco del Comune di Lipari, che ha preso parte alla riunione, ha già disposto prime misure precauzionali volte alla tutela delle persone presenti sull’isola. Il primo cittadino sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante e corretta informazione alla popolazione.

Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano. Si invita pertanto la popolazione presente sull’isola a tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile”.

Dettagliato anche il più recente comunicato dell’Ingv: “Rilanciamo il COMUNICATO DI ATTIVITA’ VULCANICA del 04-Luglio 2024 ore 16:47:13 (UTC) STROMBOLI, che ha anticipato e probabilmente fornito quell’ampia base di osservazioni e registrazioni strumentali per la decisione della Protezione Civile di passare il livello di allerta del vulcano da ARANCIONE a ROSSO. L’INGV-Osservatorio Etneo, ha riportato che alle 16:18 UTC si è verificato un flusso piroclastico che si è rapidamente sviluppato lungo la Sciara del Fuoco raggiungendo la linea di costa e propagandosi in mare per diverse centinaia di metri.

Il comunicato riportava, inoltre, che il flusso lavico prodotto dalla bocca posta a quota 700 m slm e che scorreva lungo la Sciara del Fuoco aveva raggiunto la linea di costa intorno alle 15:30 UTC (17:30 loc). Il flusso lavico risultava essere ben alimentato. Al momento del comunicato, dalla Sciara del Fuoco si sollevava una colonna di cenere di altezza pari a circa 2000 m slm. Alle ore 16:17 UTC era stato inoltre osservato un repentino e vistoso incremento dell’ampiezza del segnale sismico che si era portata su un livello molto alto (su cui attualmente permane). L’analisi dei dati di deformazione del suolo mostrava una leggera deformazione di circa mezzo microradiante alla stazione TDF (Timpone del Fuoco) alle ore 16.20 UTC. La rete GNSS ad alta frequenza registrava uno spostamento di circa 5 cm verso Sud-Ovest della stazione di Timpone del Fuoco (STDF) e uno di oltre 10 cm verso Ovest alla stazione di Punta Lena (SPLN) alle 16.30UTC; l’INGV-OE precisava che questi spostamenti dovevano essere confermati da analisi successive, potendo essere affetti da errori dovuti alla elevata quantità di cenere in atmosfera che disturba il segnale GNSS”.

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