Terminata l’undicesima edizione della Scuola Estiva Arpinate (Arpino 7/10 Settembre) su “La guerra nell’Europa del XXI° secolo”

(Adnkronos) – 11 settembre 2023. “Abbiamo avuto guerre in Europa in anni a noi vicini, ad esempio nella ex Jugoslavia. Ma ora la guerra colpisce la nostra quotidianità e il nostro immaginario perché ci rendiamo conto del pericolo che minaccia l’Europa e il Mondo”, lo ha ricordato Alberto Scerbo, professore ordinario a Catanzaro e uno dei relatori della SEA. Per quattro giorni ad Arpino le dimensioni contemporanee della guerra sono state indagate sotto molteplici prospettive da filosofi del diritto come Tommaso Greco e Francesco Petrillo, da studiosi delle religioni come Maria D’Arienzo, da civilisti come Alessandro Martini, ma anche da esperti della biosfera come Francesco Paola, Presidente Riserva Biosfera Unesco di Monte Peglia, ma pure da fisici e magistrati. 
Pietro Oliva, Fisico all’Unicusano, ha ripercorso la storia delle non poche invenzioni per fini civili e di progresso che hanno avuto poi impieghi in ambito militare e distruttivo, come l’energia atomica, per ricordare la più nota. Mentre Paola Chiarella, filosofa del diritto a Catanzaro, analizzando “Le conseguenze della guerra (1638)” di Rubens, ha mostrato come, anche nel mondo dell’arte, siano state sempre percepiti i pericoli e le conseguenze dei conflitti. Due magistrati, Giuseppe Cricenti e Giacomo Travaglino, si sono soffermati su alcune conseguenze che la guerra, in contesti come l’Africa sub-Sahariana, produce in Europa ed i limiti delle legislazioni europee nel trattare il fenomeno dei profughi, da realtà coinvolte più o meno direttamente dalle guerre. Ha ricordato Giuseppe Cricenti che “per molti decenni il diritto d’asilo è stato limitato esclusivamente ai rifugiati politici: la fuga delle guerre impone invece una diversa visione del diritto di asilo”. Ma anche i giudici dovrebbero cambiare “l’assetto emotivo con cui si pongono di fronte alle decisioni in questi ambiti”: “Leggere il passato, il presente, il futuro attraverso la lente della dignità umana regalerebbe ancora spiragli di speranza”, ha ribadito Giacomo Travaglino. 
Abbiamo chiesto al prof. Enrico Ferri (Unicusano), coordinatore della SEA
un bilancio finale: “La SEA anche in questa edizione ha affrontato una tematica importante nella formazione delle nuove generazioni. Il livello dei relatori, la nutrita partecipazione di borsisti e pubblico, l’attenzione dei Media locali e nazionali e il successo della serata finale di musica e gastronomia presso il Cavalier d’Arpino, possono essere considerati indici di riuscita” Ufficio Stampa sea.arpino@gmail.com
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