Tindari, in scena Mario Incudine con la Libera Compagnia del Teatro per Sognare con i detenuti – attori della Casa Circondariale di Messina, con “Icaro”
Al Teatro Greco di Tindari torna in scena, venerdì 19 luglio ore 20.30, la nuova produzione di D’aRteventi, “Icaro” realizzata con la Libera Compagnia del Teatro per Sognare nata all’interno della Casa Circondariale di Messina. Lo spettacolo, che ha la regia del poliedrico attore e musicista Mario Incudine, si sviluppa nell’ambito del progetto speciale “Tindari a cielo aperto uno spazio di Libertà”, ed è inserito cartellone del Tindari Festival, organizzato dal Comune di Patti e guidato da Tindaro Granata.
Protagonisti i detenuti – attori che fanno parte della compagnia creata da Daniela Ursino, direttrice artistica del Teatro Piccolo Shakespeare (all’interno del carcere), nell’ambito del Progetto “Il Teatro per Sognare”.
Il testo che verrà messo in scena al Teatro di Tindari, liberamente tratto dall’opera di Stefano Pirandello, è stato riadattato dall’attore e musicista Mario Incudine che sarà anche sul palco ad animare con musica e parole un evento dall’alto valore sociale.
Lo spettacolo sarà un tableau vivant che vedrà fra i protagonisti anche la Compagnia “Liberi di Essere Liberi”, composta da studentesse delle facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Messina e di alcune signore residenti nel comune di Patti, che rappresentano la forte partecipazione di un territorio che ogni anno attende questo importante evento. In scena anche attori, musicisti ballerini professionisti, come: Eugenio Mastrandrea, il tanto amato Capitano Martini, nella serie di Don Matteo, l’attore, cuntista e drammaturgo Paride Benassai e Lorenza Denaro, una talentuosa attrice emergente, il ballerino ospite Daniele Sciarrone, di Studio danza di Mariangela Bonanno, la Compagnia Cuore di Argante di Giuseppe Spicuglia e i musicisti, Antonio Vasta (che ne firma le musiche), Pino Ricosta e Manfredi Tumminello.
“Icaro” è una produzione di D’aRteventi realizzata con il sostegno della Caritas di Messina, dell’Università di Messina e il Comune di Patti e Fondazione Inda – Istituto Nazionale del Dramma Antico, per il prestito dei costumi di scena.