Torregrotta, Mondì:”Sedute consiliari deserte? Il più estremo dei gesti di protesta”
Si rafforza l’eco politica relativa alle sedute consiliari andate deserte dell’assemblea civica di Torregrotta. Il Presidente del Consiglio comunale Antonino Mondì si rivolge alla cittadinanza torrese con una missiva che non può dare adito ad alcun equivoco: “Oggetto: Sedute Consiliari andate deserte. Il sottoscritto, anche al fine di chiarire gli avvenimenti delle ultime sedute consiliari, nel più ampio esercizio dei doveri di controllo ed indirizzo politico, ivi compreso il diritto di dissenso e/o critica politica, ritiene doveroso rappresentare quanto segue.
Come per la più nota secessione dell’Aventino, avendone già palesato le motivazioni nel manifesto alla cittadinanza dell’ 1/03/2020, si chiarisce che la mancanza dei Consiglieri agli ultimi Consigli Comunali raffigura – pur nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti sul funzionamento del Consiglio Comunale – il più estremo dei gesti di protesta avverso una gestione amministrativa imperiosa portata avanti dal Sindaco del Comune di Torregrotta.
La mancanza dei Consiglieri rappresenta, quindi, un vero e proprio fatto politico diretta conseguenza di un fumoso modo di agire del Sindaco nonché di gravi inadempienze amministrative e legali.
Il primo Cittadino non è risultato capace di rappresentare le istanze di partecipazione, di competenza e trasparenza proposte alla cittadinanza ma, ancor più grave, non è stato in grado di ottemperare alla legge.
Su tutte, e per l’ennesimo anno, il non rispetto dell’art. 17 della legge reg. n. 7 del 26 agosto 1992, il quale al comma 1, dispone che il Sindaco presenti con cadenza annuale “una relazione scritta al consiglio comunale sullo stato di attuazione del programma e sull’attività svolta nonché sui fatti particolarmente rilevanti”, sulla quale i Consiglieri possono esprimere le loro valutazioni.
Quanto previsto dal citato articolo è un vero e proprio obbligo di legge per il Sindaco il quale è tenuto a rispettarlo osservando i Principi di Legalità e Trasparenza e che, nel caso di reiterate violazioni, è valutabile anche dall’assessorato agli Enti Locali.
Il Sindaco omettendo gravemente di presentare la prevista Relazione annuale ha violato le precise disposizioni di legge dimostrando di non tenere in minima considerazione la legge, i Cittadini ed i loro rappresentanti in Consiglio impedendogli di fatto di controllare e riporre o meno la loro fiducia sullo stato di attuazione del programma.
Con importante senso di responsabilità, i consiglieri hanno votato le principali determinazioni dell’Ente, anche laddove il Sindaco non aveva una propria maggioranza.
In questo caso con la protesta consiliare, non essendo stati arrecati in alcun modo danni all’Ente Comunale ed alla Cittadinanza Torrese, si è inteso ribadire che l’operato è certamente votato al controllo sul primario rispetto delle norme.
Il rispetto delle prescrizioni normative, infatti, è certamente il primo senso di responsabilità che dovrebbe avere un buon Consigliere Comunale”.