Treno-bus per Valle dei Templi, Amata: «Mobilità efficiente per far prosperare il turismo»
«La mobilità efficiente è indispensabile affinché il turismo in Sicilia prosperi. Gli ottimi risultati degli ultimi anni devono rappresentare per noi soltanto un punto di partenza. Grazie all’offerta di Trenitalia, da sempre attenta alle esigenze del nostro territorio, facciamo un ulteriore passo avanti nella realizzazione di un’offerta turistica più semplice e soddisfacente per tutti quei viaggiatori che intendono scoprire il nostro immenso patrimonio storico, artistico e culturale, da una sponda all’altra dell’Isola». Lo dichiara l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, commentando l’introduzione da parte di Trenitalia e Tua (Trasporti urbani Agrigento) del servizio treno-bus per raggiungere la Valle dei Templi di Agrigento.
«Una sinergia tra pubblico e privato che consentirà di migliorare i servizi a favore degli utenti, tra l’altro in una location che è tra le più ricercate dai turisti di tutto il mondo. Solo migliorando gli standard qualitativi possiamo favorire il raggiungimento dei nostri “gioielli” culturali che rappresentano un unicum nel panorama turistico. È questo l’obiettivo al quale il governo Schifani lavorerà nei prossimi cinque anni».
Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò.
«Proprio in questi giorni, dalla Bit di Milano – aggiunge il presidente della Regione Renato Schifani – stiamo mandando a viaggiatori e operatori del settore turistico nazionale e internazionale il messaggio di una Sicilia che punta sulle proprie bellezze monumentali e naturali come un volano di sviluppo che coinvolga il territorio. Rendere le nostre mete più appetibili maggiormente fruibili, a partire dalla facilità nel raggiungerle, è un obiettivo strategico del mio governo, che sta puntando tantissimo sul miglioramento e sul potenziamento dei collegamenti nell’Isola. Per questo, saluto con favore un’iniziativa da replicare in altre parti del nostro territorio, ineguagliabilmente ricco di tesori culturali».