Tutela ambientale, alla Città Metropolitana di Messina le targhe di “Menzione Custode della Macchia Mediterranea”
Si è svolta, presso la sala “Boris Giuliano” di Palazzo dei Leoni, la cerimonia di consegna al Direttore Generale della Città Metropolitana di Messina, dott. Salvo Puccio, e al Dirigente della VI Direzione “Ambiente”, ing. Giovanni Lentini, delle targhe di “Menzione Custode della Macchia Mediterranea” di AssoCEA Messina APS. I riconoscimenti sono stati assegnati per l’attività messa in campo dal Nodo InFEA, diretto dalla dott.ssa Grazia La Fauci, nel settore della sensibilizzazione, valorizzazione e tutela dell’ambiente, con particolare riferimento al progetto “Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea” che vede coinvolti non soltanto la metà dei 391 enti locali siciliani ma anche varie municipalità italiane, parchi e riserve. Si tratta di un protocollo finalizzato alla tutela di aree che rappresentano un prezioso ecosistema e che ha visto la partecipazione di oltre 7.000 studenti in un percorso formativo e di conoscenza. “Il riconoscimento odierno – ha dichiarato il Dirigente Giovanni Lentini – rappresenta il frutto di un impegno fortemente voluto dal Sindaco Metropolitano Federico Basile e dal Direttore Generale Salvo Puccio, che hanno posto come obiettivo strategico dell’Ente la tutela delle riserve e dell’habitat dell’intero territorio. Lo scopo è quello di garantire alle future generazioni un elevato standard della qualità di vita e, in tal senso, proseguirà il percorso di attuazione di politiche ambientali e di salvaguardia della biodiversità”. Nel corso dell’evento, condotto dal prof. Vincenzo Piccione, sono state proiettate le slide che hanno illustrato la storia, le finalità e gli Enti partecipanti al progetto Custodi della Macchia Mediterranea. All’appuntamento hanno partecipato l’ing. Franco Cancellieri di AssoCEA – Le vie dei tesori a Floresta, il prof. Giuseppe Lo Paro, il sig. Pasquale D’Andrea dell’associazione “Camminare i Peloritani”, l’arch. Antonia Teatino di O2 Italia, e le dott.sse Elena Romeo e Anna Scalia di ARPA Sicilia Orientale.