Ucraina, Kiev affonda pattugliatore russo nel Mar Nero: “Almeno 7 morti”

(Adnkronos) – E' di sette morti e sei feriti il bilancio dell'attacco ucraino al pattugliatore russo Sergei Kotov, affondato nel Mar Nero dopo essere stato colpito da droni marittimi. Lo rende noto l'intelligence militare di Kiev su Telegram, aggiungendo che 52 membri dell'equipaggio sono stati evacuati. "In questo momento la nave è sul fondo del mare", ha detto il portavoce della Marina ucraina Dmytro Pletenchuk aggiungendo che a bordo potrebbe esserci stato un elicottero. Secondo le ultime news di oggi, 5 marzo 2024, sulla guerra, il Sergei Kotov è stato affondato dalle forze speciali ucraine nella notte tra il 4 e il 5 marzo 2024. "L'unità speciale del GUR del Ministero della Difesa ucraino 'Gruppo 13' ha attaccato il pattugliatore della flotta del Mar Nero della Federazione Russa 'Sergei Kotov'. In conseguenza dell'attacco condotto con droni navali Magura V5, la nave ha subito danni a poppa, a destra e a sinistra nelle acque territoriali dell'Ucraina, vicino allo stretto di Kerch, nella Crimea occupata. Il costo della nave affondata è di circa 65 milioni di dollari", ha annunciato questa mattina l'intelligence ucraina. La notizia è arrivata dopo che il ponte di Kerch, che collega la Russia alla Crimea, sarebbe stato chiuso al traffico durante la notte e sarebbero state segnalate esplosioni nella zona. Sempre la scorsa notte la Russia ha lanciato 22 droni d'attacco contro l'Ucraina, mentre i sistemi di difesa aerea ne hanno distrutti 18 sulla regione di Odessa.   Un deposito di carburante è andato a fuoco a seguito di un attacco con droni nella regione occidentale russa di Belgorod. A riferirne è stato il governatore regionale Vyacheslav Gladkov, precisando su Telegram che non ci sono stati morti o feriti. L'emittente Mash ha diffuso le immagini di tre tank di carburante in fiamme, assicurando che non ci sono pericoli per i residenti.   Il presidente francese Emmanuel Macron ha esortato gli alleati a ''non essere codardi'' rispetto al sostegno a Kiev di fronte all'aggressione militare russa. Intervistato dal quotidiano ceco Pravo, il capo dell'Eliseo ha spiegato che ''oggi non c'è consenso sull'invio di truppe di terra'' in Ucraina. In visita a Praga, Macron ha però insistito sul fatto che ''nulla è da escludere. Faremo tutto il necessario per garantire che la Russia non possa vincere questa guerra''. Il presidente francese ha aggiunto di essere "sempre stato chiaro sul fatto che non siamo in guerra contro il popolo russo e ci rifiutiamo di entrare nella logica dell'escalation''. ''A mio avviso, abbiamo bisogno di un nuovo inizio, di un risveglio strategico delle nostre democrazie perché la Russia, attraverso la sua impunità, minaccia la sicurezza del continente europeo e i suoi valori'', ha proseguito Macron, sottolineando che ''gli ucraini stanno lottando per i nostri valori, la nostra sicurezza e la nostra libertà, e anche noi dobbiamo raccogliere questa sfida''. Macron ha sottolineato che ''la nostra determinazione non vacillerà perché riguarda la nostra sicurezza''. Nel frattempo ''la Russia ha subito una serie di battute strategiche e di perdite sul campo'' in Ucraina, mentre ''la Nato si è rafforzata e l'Unione europea ha deciso di aprire i negoziati per l'adesione dell'Ucraina''. La Russia, intanto, secondo Macron ''è entrata in una nuova fase, anche nei confronti dei Paesi europei''. Il capo dell'Eliseo ha citato a proposito ''un aumento degli attacchi informatici e delle azioni di disinformazione in Francia e in molti Paesi europei''. Anche la morte del dissidente russo Alexei Navalny, che ''ci ha scioccato tutti, è una dimostrazione dell'indurimento del regime di Cremlino. Ma allo stessi tempo è un segnale di debolezza e di paura rispetto a qualsiasi forma di opposizione''.  "L'apparato di propaganda di Putin vuole screditare il nostro Stato, manipolare l'opinione pubblica e dividere la nostra società. Putin non riuscirà in nulla di tutto questo", afferma la ministra dell'Interno del governo di Berlino, Nancy Faeser, parlando del caso delle intercettazioni russe di conversazioni tra alti ufficiali tedeschi. "Abbiamo continuato a rafforzare le nostre misure di protezione contro lo spionaggio e la disinformazione e reagiamo costantemente all'evolversi degli eventi", ha aggiunto, secondo quanto pubblicato dai giornali del gruppo Funke. Faeser ha aggiunto che il controspionaggio, l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione, è stato notevolmente rafforzato in termini di personale e tecnologia e che la lotta contro le attività dei servizi di intelligence russi rimane un punto chiave del lavoro dell'agenzia.  L'intercettazione che ha permesso di divulgare sui social russi una conversazione tra alti ufficiali tedeschi è frutto di un errore individuale, commesso da uno dei partecipanti alla discussione intercettata e derivante in particolare all'uso dell'applicazione di teleconferenza Webex – uso consentito a determinate condizioni di sicurezza – da Singapore. Non è sintomo di alcuna compromissione o scarsa sicurezza dei sistemi in uso in Germania né opera di una spia. A dichiararlo è stato oggi il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius a Berlino, citato dalla stampa tedesca. La Russia – ha aggiunto, presentando i primi risultati di un'indagine su quanto accaduto – ha verosimilmente intercettato la chiamata per caso, grazie ad una sorveglianza diffusa. "I nostri sistemi di comunicazione non sono stati compromessi", ha detto Pistorius. "Il motivo per cui la chiamata ha potuto essere registrata è stato un errore operativo commesso da un individuo". Quel partecipante specifico ha chiamato da Singapore, dove era in corso un evento di Air Show alla presenza di alti funzionari militari europei, evento quindi obiettivo delle operazioni dei servizi di sicurezza russi. "Quindi dobbiamo presumere che l'accesso a questa conferenza sia stato un fatto casuale nel quadro di un approccio ampio e diffuso". Pistorius ha annunciato "indagini disciplinari preliminari" contro il personale coinvolto, ha parlato di "un grave errore", che "non si sarebbe dovuto verificare" ma ha chiarito di non avere intenzione alcuna di sacrificare uno dei suoi migliori ufficiali, con riferimento all'ispettore dell'aeronautica Ingo Gerhartz, che è stato coinvolto nella conferenza Webex ai 'giochi di Putin', il quale "sta facendo un gioco perfido". Il danno alla segretezza è "gestibile", ha sottolineato il ministro. Anche la fiducia degli alleati verso la Germania è intatta. Tuttavia, saranno adottate tutte le misure tecniche e organizzative per garantire che un tale incidente non si ripeta.  Venerdì in Russia è stata divulgata l'intercettazione di una conversazione tra quattro ufficiali tedeschi di alto rango, tra cui l'ispettore generale dell'aeronautica Ingo Gerhartz. I militari discutevano gli scenari di dispiegamento del missile da crociera tedesco Taurus nel caso in cui fosse stato consegnato all’Ucraina.  Per lunedì prossimo la commissione difesa del Bundestag ha in programma di affrontare nel corso di una sessione speciale la vicenda delle intercettazioni telefoniche. "Per allora avremo più informazioni", ha dichiarato la presidente della commissione, Marie-Agnes Strack-Zimmermann, citata dal quotidiano "Rheinische Post". "Discuteremo di quanto le nostre istituzioni siano preparate per un attacco ibrido", ha aggiunto. "Per il resto spero vivamente che l'opposizione affronti questa situazione con la massima serietà. Putin vuole solo una cosa, che ci attacchiamo a vicenda", ha avvertito. A differenza del cancelliere, i suoi partner di governo, il Partito Liberale (Fdp) e i Verdi, sono favorevoli alla consegna dei missili Taurus, così come l’alleanza conservatrice dell’opposizione Cdu/Csu. Nel mese di febbraio Strack-Zimmermann è stata l'unica deputata della Fdp a votare a favore di una mozione della Cdu/Csu contenente questa richiesta. Da parte sua, il vicepresidente del Bundestag Wolfgang Kubicki, sempre della Fdp, ha detto che si aspetta più voti dai deputati del suo partito se ci sarà una nuova votazione sulla questione in plenaria."Sono sicuro che la Cdu/Csu presenterà nuovamente una mozione la prossima settimana e sono anche sicuro che questa volta più deputati voteranno a favore della consegna dei Taurus all'Ucraina", ha dichiarato al "Muenchner Merkur".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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