Ucraina, Putin vede Grossi: domani l’incontro con Erdogan
Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà oggi a San Pietroburgo il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi. Lo ha reso noto ieri il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Peskov ha fatto sapere anche che Putin e Recep Tayyip Erdoğan si vedranno domani ad Astana in Kazakhstan. Ai giornalisti che chiedevano se il presidente russo intende avere un colloquio con quello turco durante il vertice sulla sicurezza che si svolgerà questa settimana ad Astana, Peskov ha risposto: “E’ possibile”.
Oggi, inoltre, la premier britannica Liz Truss intende chiedere agli alleati la convocazione di un vertice in presenza dei leader della Nato per discutere dell’escalation russa nella guerra in Ucraina. Lo riferiscono i media britannici, mentre oggi alle 14 è stata convocata una riunione virtuale dei leader del G7 sotto presidenza tedesca.
Niente da fare invece per la Russia che all’Assemblea generale dell’Onu voleva il voto segreto su una risoluzione di condanna dopo le annessioni dei territori occupati in Ucraina. E’ passata con 107 voti a favore una proposta dell’Albania in senso contrario. Solo 13 Paesi si sono detti contrari al voto pubblico. Trentanove le astensioni.
“I confini non possono essere ridisegnati con la forza – ha detto l’ambasciatrice britannica all’Onu, Barbara Woodward – Chiediamo alla Russia di porre fine alla guerra e rispettare la Carta delle Nazioni Unite”. “Alla fine di questo dibattito avremo modo di votare una risoluzione di condanna dei cosiddetti referendum della Russia e delle annessioni illegali (delle regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk) – ha aggiunto – Invitiamo tutti a votare a sostegno del diritto internazionale, della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti gli Stati e della Carta dell’Onu”.
“Una manipolazione scandalosa che “non avevo mai visto durante il mio mandato qui”, ha commentato il rappresentante russo alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, in dichiarazioni riportate dall’agenzia Tass. L’ambasciatore ucraino all’Onu, Sergiy Kyslytsya, ha definito la Russia uno “stato terrorista”, denunciando come attacchi “deliberati contro i civili” rappresentino un “crimine di guerra”.(Adnkronos)