UniMe, accordo di collaborazione con il Centro Regionale Inventario, Catalogazione e Documentazione
È stato presentato in Aula Cannizzaro un accordo di collaborazione tra l’Università di Messina ed il Centro Regionale Inventario, Catalogazione e Documentazione (CRICD). Insieme al Prorettore Vicario, prof. Giovanni Moschella era presente in Aula, anche, il dott. Massimo Palumbo, Funzionario del Parlamento Europeo e fratello del compianto giornalista, critico letterario e documentarista messinese Sergio Palumbo, il cui Fondo è stato donato al CRICD per proseguire ed amplificare il suo progetto di divulgazione del patrimonio siciliano. Era, invece, collegata da remoto la dott.ssa Laura Cappugi, Dirigente del Centro Regionale Inventario, Catalogazione e Documentazione. “Questa iniziativa – ha detto il prof. Moschella – rappresenta una testimonianza virtuosa di collaborazione interistituzionale. L’interlocuzione è stata avviata in piena pandemia ed ho avuto modo di apprendere appieno l’intensa e vorticosa attività di Sergio Palumbo che merita di essere diffusa ai giovani. Insieme, l’Ateneo ed il CRICD, potranno implementare una sana riflessione ed avviare una proficua attività di ricerca scientifica a vantaggio della nostra provincia e dell’intera cultura isolana. Donando il Fondo al CRICD, Massimo Palumbo ha messo a disposizione dei nostri studenti che effettueranno attività formative un inestimabile tesoro documentale, artistico, storico, letterario, saggistico di Messina e della nostra Regione”.
“Ho accolto con grande entusiasmo l’invito dell’Ateneo – ha aggiunto la dott.ssa Cappugi – per illustrare un progetto che consentirà agli studenti di svolgere tirocini formativi in grado di approfondire, verificare ed ampliare l’apprendimento ricevuto nel percorso degli studi, mediante l’applicazione pratica delle conoscenze acquisite in materia di catalogazione e non solo. Il CRICD conosceva da tempo l’impegno di Sergio Palumbo, uomo eclettico e preparato, che con la sua attività mirava a valorizzare Messina ed il territorio siciliano. Quanto da lui raccolto è davvero prezioso e quando il fratello ci ha proposto la transizione, ovvero, la donazione liberale del suo archivio, abbiamo avviato l’iter necessario, con lo scopo di veicolarne i tesori. La proposta di collaborazione da parte di UniMe è giunta a corollario di questo percorso e, oltre ai processi di catalogazione, consentirà ai suoi studenti di intraprendere attività di formazione anche nei settori della comunicazione, della traduzione dei testi, della digitalizzazione e delle produzioni multimediali ed audiovisive”.
“L’occasione odierna – ha commentato Massimo Palumbo – è la dimostrazione che il lavoro di mio fratello Sergio continuerà a vivere. Abbinando la sua attività giornalistica a quella di ricercatore ha profuso tutta la sua energia per perseguire l’obiettivo della divulgazione. A distanza di 2 anni dalla sua scomparsa questo incontro desta molta emozione e sono lieto che il suo archivio potrà essere fruito dai giovani grazie al dialogo instaurato fra UniMe e CRICD. Gli studenti potranno venire a contatto col patrimonio del Fondo (ben 716 documenti) che raccoglie insieme stampe fotografiche e negativi, video su nastro magnetico, pellicole, dvd, ricerche e registrazioni audio”.
All’incontro erano presenti anche dottori e dottorandi dell’Università di Messina che si sono già occupati dell’Archivio storico dell’Ateneo peloritano.