Veicoli commerciali 2024: una nuova generazione che conferma gli investimenti sul settore
(Adnkronos) –
Firenze, 10/01/2024 – A poche settimane dall’avvio del nuovo anno, una cosa sembra essere certa: il 2024 sarà un periodo particolarmente vivace per quanto concerne i veicoli commerciali, forti di un’offerta sempre più ampia e varia. Per quanto concerne i nuovi modelli in arrivo, infatti, si può ben rammentare come Ford porterà in dote dall’estate la nuova generazione dell’E-Transit Custom, che affianca il Transit Custom con una versione ibrida. L’ovale blu lancerà anche il Transit plug-in dalla primavera e, più tardi, una nuova generazione del Tourneo. Dal canto suo, Mercedes ben si difende con l’aggiornamento del Vito (anche in forma elettrica con l’eVito), apportando sul mercato l’introduzione del sistema MBUX e diversi contenuti pratici come il portellone ad apertura elettrica sul Tourer. Interessanti anche le novità Renault a cominciare dal Master, disponibile sia in versione turbodiesel che in versione elettrica. Passando in casa Stellantis, il gruppo propone il nuovo E-Ducato di Fiat Professional con 420 km di autonomia, così come il Fiat Scudo con il Magic Cargo, la possibilità di estendere la lunghezza massima di carico grazie allo schienale del sedile lato passeggero reclinabile. Peugeot invece ha presentato i nuovi Partner, Expert e Boxer, a completamento di una gamma mai così competitiva. Dal Giappone, invece, Toyota Professional farà sbarcare su strada l’Hilux mild hybrid a 48 volt, con il pick-up che sarà affiancato dalle versioni ristilizzate del Proace, mentre Volkswagen aggiornerà il suo Volkswagen Crafter. Una ulteriore conferma di quanto il mercato stia esprimendo un buon dinamismo lo troviamo anche dagli ultimi dati comunicati da Dataforce, secondo cui da gennaio a dicembre 2023, la crescita delle immatricolazioni dei veicoli commerciali è stata del 23,36%, con 187.119 unità contro le 151.680 veicoli immatricolati nel corso dello stesso periodo dell’anno precedente, portando la market share degli LCV al 10,64%. Fra gli operatori del settore, alto è l’interesse di Furgone No Problem (https://www.noleggiolungoterminefurgoni.com/) che sottolinea come stia cambiando velocemente la struttura del mercato. Nel 2023 è evidente, come il noleggio a lungo termine abbia guadagnato grande interesse con crescita a doppia cifra, grazie principalmente alla spinta dei principali operatori, arrivando a segnare un +22,16% rispetto al 2022 con 376.807 veicoli immatricolati rispetto ai 308.465 del 2022. Anche il noleggio a breve termine chiude il 2023 con numeri importanti, +32,40% rispetto al 2022 grazie ai 65.475 veicoli immatricolati (fonte dati di mercato Dataforce). Sul fronte delle motorizzazioni, il 2023 segna una forte accelerazione del diesel che raggiunge l’83,9% dei veicoli immatricolati. In seconda posizione troviamo con grande distacco la motorizzazione benzina con il 7,33% di quota di mercato, mentre, in terza posizione troviamo i veicoli commerciali elettrici che si fermano al 3,2% di quota di mercato. Secondo le prime previsioni di mercato, in linea con le rilevazioni di Furgone No Problem, il 2024 sarà un anno molto importante per il mercato dei veicoli commerciali, che potrebbe arrivare a segnare anche un +10% per le immatricolazioni da parte delle società di noleggio. In merito alle alimentazioni il diesel resterà sempre la preferita motorizzazione preferita nelle flotte aziendali con un possibile aumento della quota dei veicoli elettrici a patto che le infrastrutture e gli incentivi rendano sostenibile l’utilizzo di un veicolo commerciale elettrico sia per l’utilizzo nell’ultimo miglio sia per le medie distanze. Nelle sue dichiarazioni, Furgone No Problem si sofferma poi sulle richieste di incentivi per i veicoli elettrici, il cui fondo mostra un avanzo nel 2023 del 92,5%, con un residuo inutilizzato a fine anno di circa 13 milioni, sui 15 milioni di euro complessivi stanziati nel 2023. In questo scenario, è di rilievo la recente approvazione della proposta di Regolamento Euro 7 da parte del Parlamento europeo, che conferma la posizione di compromesso che prevede una stretta sulle emissioni inquinanti dei veicoli, ma con tempi più lunghi per l’adeguamento. Dunque, in attesa che in Europa venga approvato il testo definitivo del Regolamento Euro 7, appare ancora più chiara la necessità di un piano nazionale per la transizione green, che possa illustrare una strategia chiara e puntuale che poggi anche sulla revisione dello schema di incentivi, che per i veicoli commerciali leggeri elettrici preveda l’eliminazione dell’obbligo di rottamazione e l’inclusione delle società di noleggio.
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