Venere influencer, Santanchè risponde alle critiche su ‘Open to meraviglia’
(Adnkronos) – “Riguardo ai meme che circolano in rete mi sono fatta una risata. Ho scelto consapevolmente la Venere di Botticelli, un’icona conosciuta in tutto il mondo e simbolo della nostra italianità. È evidente che non la potevamo proporre nella campagna così com’è dipinta, perché uno degli obiettivi di questa campagna internazionale è quello di avvicinare i giovani, abbiamo quindi utilizzato strumenti e linguaggi a loro vicini”. Così la ministra del Turismo Daniela Santanchè, ospite di ‘Non Stop News’ su RTL 102.5, risponde alle critiche su 'Open to meraviglia', la nuova campagna promozionale di ministero del Turismo ed Enit che sceglie come ambasciatrice d’eccezione la Venere di Sandro Botticelli, suscitando non poche critiche e l’ironia del web. Sugli attacchi circa i costi, “nove milioni è il costo della campagna che faremo in tutto il mondo, ossia gli acquisti degli spazi negli aeroporti, nelle stazioni, nelle città, dagli Stati Uniti d’America all’India, fino a toccare tutti i Paesi e i continenti. Come sempre, quando c’è malafede, vengono veicolate delle informazioni errate, lo fanno solo per avere qualcosa da dire. Non è che la campagna sia costata nove milioni, solo un cretino potrebbe pensare una cosa del genere”, attacca la ministra. Che rispedisce al mittente anche le critiche sulla solita retorica dell’Italia pizza, spaghetti e mandolino: “Non capisco la critica, la pizza è famosa in tutto il mondo, fa parte della dieta mediterranea e della nostra cucina, che è apprezzata, imitata e copiata in tutto il mondo. Forse viene criticata dalle persone un po’ snob e radical chic che mangiano caviale e salmone, ma la maggioranza degli italiani e dei tanti turisti che arrivano da ogni parte del mondo la apprezzano. Poi, per chi è abituato a bere champagne e a mangiare caviale capisco che la pizza sia un po’ pop”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)