Venetico, lascia il vicesindaco Domenico Giusto: “Solo per la vicenda Consorzio ACAVN”
E’ sembrato un fulmine a ciel sereno, ma invece il vicesindaco Domenico Giusto aveva maturato le motivazioni della sua scelta di lasciare l’esecutivo guidato dal sindaco Francesco Rizzo per motivi ben precisi. E puntualizzati per chiarezza. Perché nella nota indirizzata al primo cittadino Rizzo e, per conoscenza, al presidente del Consiglio comunale, al segretario comunale e ai responsabili d’area Giusto comunicava di “rassegnare formalmente le dimissioni dalla carica di vicesindaco e assessore al Bilancio, venendo a mancare il rapporto fiduciario e non condividendo la linea politica di Rizzo su recenti scelte che a suo parere potrebbero condizionare negativamente la situazione economico-finanziaria e tributaria dell’Ente”. Con successiva pec l’ormai ex vice sindaco Giusto chiariva pure che era la vicenda legata al Consorzio ACAVN a motivare il suo distacco:”E null’altro motivo si cela dietro le mie dimissioni – ci tiene a precisare – Solo gli stupidi non cambiano idea, e rispetto alla vicenda del Consorzio per la gestione dei servizi idrici ho provato rammarico per non essere riuscito a convincere il sindaco a cambiare atteggiamento rispetto alla problematica che andava affrontata diversamente. E con l’arrivo del Commissario-Ispettore inviato dalla Regione, il dott. Domenico Mastrolembo Ventura, e la riunione dell’8 marzo scorso, venivano chiariti dei termini che devono portare a degli accordi nell’assemblea consortile per evitare lo scioglimento dell’ente e l’aggravio delle spese per i cittadini, e ho chiesto vanamente al Comune di Venetico di “riconsiderare” la propria posizione attraverso un confronto risolutivo con i rappresentanti dei comuni soci”. Nella lettera inviata al sindaco, al segretario comunale, al responsabile area economico finanziaria e al responsabile area tecnica, Giusto auspica di “giungere alla definizione e all’estinzione dell’enorme massa debitoria che si è venuta a creare – scrive – Successivamente sarebbe opportuno mettere in atto provvedimenti necessari per l’adozione di misure adeguate per l’approvvigionamento e/o rifornimento dell’acqua con metodi c.d. “per caduta” e quindi consentire all’Azienda un notevole risparmio energetico e compensare le attuali perdite con effetti benefici per l’intera comunità. Ribadisco che solo partecipando attivamente alle convocazioni assembleari ed esprimendo il proprio assenso o dissenso per la deliberazione degli atti gestionali si può realizzare un confronto democratico consentendo la risoluzione dei problemi”.