Venetico, pubblicata la gara per mettere in sicurezza la collina del castello
Potranno essere presentate fino al prossimo 13 maggio, tramite piattaforma telematica, le offerte per aggiudicarsi i lavori di messa in sicurezza della collina sulla quale sorge il castello medioevale di Venetico, Comune del Messinese. La gara, pubblicata dagli uffici di piazza Ignazio Florio diretti da Maurizio Croce, prevede un importo soggetto a ribasso di un milione e 343 mila euro. La Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore siciliano Nello Musumeci, si appresta dunque a concludere un intervento che, come spesso capita, coniuga la salvaguardia dell’incolumità della gente con quella del patrimonio storico-artistico dell’Isola.
Dalle pareti scoscese sulle quali sono posizionati i muraglioni di cinta dell’antico maniero – e in particolare nel versante sud est – il rischio del crollo di massi è assai elevato e l’abitato sottostante si trova quindi in una situazione di oggettivo pericolo. Le ultime opere di protezione furono realizzate una decina d’anni fa ma l’accentuarsi della diffusa instabilità dei pendii rende adesso necessaria un’azione di consolidamento che coinvolgerà anche le sottomurazioni, sulle quali si interverrà con pietrame locale in modo da assicurare la continuità con la roccia sottostante. I macigni di dimensioni più grandi dovranno essere accuratamente puntellati con tiranti mentre le porzioni più piccole andranno frantumate e rimosse.
È previsto il posizionamento di reti d’acciaio a maglia romboidale e di recinzioni in legno di castagno destinate a proteggere le scarpate. «Le condizioni di degrado statico delle strutture del castello – come hanno scritto i progettisti – costituiscono un problema assai complesso». E’ per questo che una parte dei fondi stanziati attraverso la Struttura guidata dal presidente della Regione saranno destinati all’esproprio della fortezza quattrocentesca che diventerà di proprietà del Comune. Un passo fondamentale per recuperarla del tutto e riaprirla al pubblico.