Venetico, richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Patti per la morte di Viviana e Gioele: i legali annunciano opposizione

“Non si può chiedere l’archiviazione di un caso basandosi sul fatto che la signora Viviana Parisi si sia buttata da quel traliccio, perché non tiene conto di tutti quegli elementi che noi abbiamo prodotto”. Consulente e legali della famiglia Mondello non si rassegnano alla chiusura dell’indagine per la morte della Dj e del figlioletto Gioele, i cui resti furono ritrovati a Caronia dopo parecchio tempo dalla loro scomparsa, avvenuta il 3 agosto dell’anno scorso.

Il criminologo Carmelo Lavorino insiste sulla “combinazione criminale” e l’ipotesi, anzi la certezza, che madre e figlio siano precipitati in un invaso  profondo 5 metri con acqua sul fondo e poi spostati da qualcuno che voleva depistare le indagini, è seguita la nota degli avvocati Pietro Venuti e Claudio Mondello che hanno annunciato la loro opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Patti aggrappandosi alla possibilità – non esclusa dagli stessi inquirenti – che il piccolo Gioele possa essere deceduto per una lesione ad un organo interno tale da determinare il decesso durante il suo vagare per le campagne assieme alla madre. La procura non ha escluso nemmeno che il piccolo abbia avuto “un arresto cardio-circolatorio semplicemente dovuto a affaticamento eccessivo, stress emotivo, colpo di calore, sete”. Secondo gli avvocati, questo dubbio, scalfirebbe “una tesi di parte monolitica”, “incompatibile ed antitetica” con quella dell’omicidio-suicidio, tesi accreditata dalla Procura che in modo netto esclude che “nessun soggetto estraneo ha avuto un ruolo, neanche marginale, mediato o indiretto”, e documentato un malessere psichico della donna che aveva compromesso totalmente la serenità familiare. E’ stata confermata per il 3 agosto la fiaccolata per le strade di Venetico.

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