Villafranca, due arrestati per “furto in abitazione”: individuati grazie ai controlli incrociati delle immagini dei sistemi di videosorveglianza con quelli dei profili social
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Villafranca Tirrena (ME) hanno arrestato due messinesi, già noti alle Forze dell’Ordine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, poiché presunti autori del reato di furto in abitazione in concorso.
L’indagine dei Carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, era iniziata nello scorso mese di agosto, allorquando due cittadini villafranchesi avevano denunciato di aver subito un furto presso le proprie abitazioni, dalle quali erano stati asportati diversi monili d’oro, vari preziosi, portafogli e borse con all’interno documenti e altro ancora per un valore complessivo stimato in circa 6000 euro.
Gli accertamenti espletati dai Carabinieri sulla base delle dichiarazioni rese dalle vittime e anche attraverso l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in prossimità delle abitazioni colpite, hanno permesso di risalire all’identità degli arrestati quali presunti autori dei furti. In particolare, è emerso che i due uomini avrebbero agito in pieno giorno, introducendosi nelle abitazioni attraverso le finestre, e, in una circostanza, addirittura nel momento in cui all’interno dell’appartamento si trovavano i proprietari, mentre riposavano in camera da letto. Il riscontro delle immagini delle videocamere con quelle dei profili social riconducibili agli indagati ha permesso ai Carabinieri di accertare un particolare fondamentale, ovvero constatare la corrispondenza degli indumenti di uno dei due uomini all’atto del compimento dei furti con quelli da lui indossati in alcuni filmati postati sul web.
A seguito dei gravi indizi di colpevolezza emersi, il GIP del Tribunale di Messina ha emesso il provvedimento cautelare che i Carabinieri hanno notificato ai due indagati direttamente presso le case circondariali di Messina Gazzi e Piazza Armerina (EN), laddove i due uomini già si trovavano ristretti agli arresti per altre cause.