Vino: via al nuovo regolamento europeo sulle DOP e IGP

(Adnkronos) – Approvata dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo all’unanimità la nuova regolamentazione UE su DOP e IGP che riguarda la tutela delle indicazioni geografiche. In sintesi, l’importanza del progetto va individuata nel rafforzamento del ruolo dei Consorzi di tutela, nell’aumentata protezione delle IG anche in relazione alle “menzioni tradizionali”, nella semplificazione delle procedure e nell’introduzione del tema della sostenibilità, non solo ambientale, nelle filiere. 
“Il Parlamento europeo continua a far evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza bisogno di investire alcun fondo pubblico, rafforzando il ruolo dei consorzi, la protezione di Dop e Igp, e la trasparenza verso i consumatori – ha dichiarato Paolo De Castro – Nel testo adottato abbiamo introdotto l'obbligo di indicare sull'etichetta di qualsiasi prodotto Dop e Igp il nome del produttore e, per i prodotti Igp, l'origine della materia prima principale. Non solo, su spinta dei nostri produttori di qualità, abbiamo potuto eliminare quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, come nel caso dell'aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura del Prosek made in Croazia. In particolare, è stato chiarito come menzioni tradizionali come Prosek non possano essere registrate, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp".
 La discussione si sposta adesso in sede plenaria del Parlamento Europeo dove dovrà essere discussa entro l’estate, per poi andare incontro ad approvazione definitiva entro l’anno da parte del trilogo (Parlamento, Commissione e Consiglio). Stefano Zanette, presidente del Consorzio di tutela della DOC Prosecco, commenta: “Mi fa piacere condividere pubblicamente, i plausi che ora giungono da più parti alla relazione, approvata oggi dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, relativa alla nuova regolamentazione UE sulle DOP e IGP. Il nostro paese si è saputo muovere sostanzialmente compatto nel cogliere i molti vantaggi introdotti da questa riforma che dopo l’approvazione da parte della plenaria dell’EP dovrà essere discussa in sede di “trilogo”, tavolo al quale ci aspettiamo giunga forte e chiaro, attraverso il Consiglio, l’orientamento favorevole del nostro Governo. Un sentito ringraziamento, a nome mio personale e di tutta la filiera produttiva del Prosecco, lo devo alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo che alla fine ha approvato all’unanimità la Relazione dell’on. Paolo De Castro, al quale va riconosciuto il grande merito di essere riuscito, non senza fatica, a condurre in porto il risultato”.
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