Zambrino, A.D.R. Intesa: «Il contributo degli enti di mediazione: supporto giudiziario e importante spinta per il benessere sociale»
(Adnkronos) – La mediazione civile, quale strumento di risoluzione delle controversie, contribuire a una giustizia più efficiente e rapida promuovendo la pace e l’armonia. Roma, 6 settembre 2023.La questione della giustizia in Italia è complessa e articolata, specialmente nel contesto della giustizia civile. Gli effetti negativi derivanti dall’arretrato e dai tempi prolungati hanno conseguenze significative sull’economia, sull’efficienza e sulla reputazione complessiva del sistema giudiziario. Una giustizia efficiente e tempestiva rappresenta un fattore essenziale per promuovere la crescita del Paese. «In questo contesto, l’apporto degli enti di mediazione civile all’interno del sistema giudiziario assume un’importanza primaria e incide in modo significativo sulla società e sull’efficienza globale del sistema di giustizia», spiega Salvatore Zambrino, titolare di A.D.R. Intesa, organismo di mediazione per la risoluzione alternativa delle controversie in ambito civile e commerciale, nonché allo studio e alla promozione dei metodi di mediazione e arbitrato. «Attraverso l’adozione di un approccio basato sulla giustizia partecipativa dell’istituto di mediazione, come evidenziato nella riforma Cartabia – illustra Zambrino – si possono raggiungere importanti obiettivi. Innanzitutto, sarebbe possibile deviare molte controversie che possono essere risolte in maniera bonaria verso la mediazione anziché sovraccaricare i tribunali. Questo avrebbe come risultato un alleggerimento del carico di lavoro del sistema giudiziario, consentendo ai tribunali di concentrare le proprie risorse sulle controversie che richiedono effettivamente un processo giudiziario e permetterebbe ai magistrati di dedicarsi a tali questioni in modo più efficiente, accelerando il processo di giustizia nel suo complesso». La promozione della mediazione civile, infatti, come alternativa per alleggerire il carico dei tribunali non implica negare o ritardare la ricerca della giustizia, come talvolta viene ventilato. «Al contrario, la mediazione civile non solo non ostacola il sistema giudiziario, ma contribuisce a rendere il sistema giudiziario più efficiente. In primo luogo, gli organismi di mediazione sono in grado di alleggerire il carico dei tribunali, evitando che molte cause vengano portate in aula. Inoltre la mediazione offre una preziosa opportunità per arrivare a una soluzione alternativa alla causa civile, in modo rapido ed efficace e permette di raggiungere rapidamente un accordo soddisfacente per entrambe le parti. In secondo luogo, ricorrere alla mediazione favorisce la pace tra le parti e crea un clima di tranquillità. Questo non solo risulta benefico per le persone coinvolte direttamente nella controversia, ma anche per la collettività nel suo complesso, poiché contribuisce a mitigare i conflitti e a instaurare un clima di armonia sociale». In un panorama nazionale in cui si contano circa 340 organismi privati, che gestiscono il 60% delle mediazioni svolte, e 200 pubblici, la scelta del mediatore presso cui rivolgersi rappresenta quindi un aspetto fondamentale che non deve essere sottovalutato. «Il mio suggerimento – conclude Zambrino – è di informarsi preventivamente: un organismo ben strutturato lavora in modo efficiente, rispettando tempi rapidi, ed è in grado di offrire un servizio tempestivo. Oltre alla competenza tecnica, la capacità relazionale del mediatore svolge un ruolo cruciale. La sua abilità nel gestire le dinamiche interpersonali, instaurare un clima di fiducia e facilitare la comunicazione tra le parti può influire notevolmente sull’esito della mediazione e fare la differenza. Pertanto, è basilare valutare attentamente le qualità personali del mediatore, oltre alle sue competenze professionali, allo scopo di fare una scelta consapevole e mirata». Contatti: https://www.adrintesa.it/
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